Riavvolgiamo il film di un campionato vissuto pericolosamente
Il campionato ha inizio il 3 settembre dello scorso anno con il derby a Taranto, una sconfitta quasi scontata considerando la squadra ancora in fase di allestimento dopo un’estate infuocata a colpi di ricorso dopo le malefatte della finale play off persa con il Lecco e le regole sempre più complesse delle riammissioni e ripescaggi in cui la società rossonera ha investito credendoci fino all’ultimo. Dopo Taranto mister Cudini sembra aver trovato un primo assetto battendo, anche se di misura, il Giugliano allo Zaccheria. Il pareggio ad Avellino sembra consolidare nell’ambiente una certa fiducia verso un lavoro che iniziava a dare i suoi frutti, poi ancora un pari a reti inviolate in casa contro la Virtus Francavilla sembra non voler dare quello slancio atteso dai tifosi. Ma qualcosa sembra cambiare, in meglio, ed il Foggia il 25 settembre espugna Catania (0-2) dando uno scossone alla classifica che inizia a prendere forma dopo la vittoia interna con la Turris (2-1). Fioccano i sorrisi in casa rossonera e la partita di Monopoli sembra voler confermare quanto di buono stava emergendo con la coppia Tonin-Schenetti, un pareggio (2-2) con i baresi che lascia l’amaro in bocca. Si torna allo Zaccheria con la vittoria sul Brindisi, ultimo momento di ascesa che aveva portato il Foggia in testa alla classifica anche se per poche ore. Arriva la doccia fredda di Crotone (2-1) ed il pareggio interno con il Benevento, segnali di una inversione di marcia confermati dalla caduta a Picerno (2-0) con una difesa che comincia a fare acqua da tutte le parti dopo l’infortunio di Marzupio e qualche problema di dialogo interno allo spogliatoio confermato dal pareggio allo Zac con il Sorrento (1-1) e quello di Castellammare di Stabia (0-0). Il Foggia prende ossigeno battendo il Messina (2-0) ma poi scivola in casa con il Latina (1-2) riproponendo tutti i limiti di una squadra che sembra perdere gradualmente gli stimoli. Ancora una sconfitta il 4 dicembre a Caserta che precede il pari interno con il Potenza e la sconfitta nel derby di Cerignola (2-0).
Nell’intermezzo (14 dicembre) viene esonerato mister Cudini. I tifosi non vedono l’ora che arrivi la pausa per i rinforzi annunciati dalla società dopo la vittoria sul Monterosi Tuscia (2-1). Alla ripresa del campionato dopo le festività di Natale il Foggia ricomincia con il piede sbagliato perdendo in casa contro il Taranto di Eziolino Capuano che si prende la rivincita dopo la breve parentesi sulla panchina foggiana dell’era Canonico. Sulla panchina siedono la coppia Coletti-Vacca coauduavati da Olivieri. Il 12 gennaio la sonora sconfitta con il Giugliano (4-1) non è che il primo segnale di cedimento confermato con la vittoria allo Zaccheria dell’Avellino di mister Pazienza (1-3). Dopo le batoste subite il Presidente Canonico richiama Cudini, intanto il Foggia si assicura le prestazioni del calciatore Millico. Il Foggia continua a perdere, questa volta in casa della Virtus Francavilla per poi pareggiare in casa con il Catania (1-1). L’11 febbraio diventa una data spartiacque per il Foggia. Arriva la sconfitta (2-0) contro la Turris e sul nostro giornale titoliamo in prima pagina “Scapoli contro ammogliati”, la sintesi di una non partita persa malamente dai rossoneri. Ma arriva lo scossone e le cose cambiano anche per l’inserimento a pieno regime dei nuovi arrivati. Il Foggia batte il Monopoli (3-2) in una gara rocambolesca e che fa scattare qualcosa, evidentemente, nei calciatori. Il Foggia non naviga in buone acque e rischia di essere risucchiato nella zona play out. La vittoria a Brindisi (0-2) e quella in casa con il Crotone (2-1) rimettono in pista i rossoneri che, però, perdono con onore a Benevento.
La squadra di Cudini è spinta dall’ottimismo e torna a vincere con perentorio 2-0 sul Picerno. A Sorrento arriva un pareggio con i campani che recuperano il risultato nei minuti finali con un errore di Perina. L’ascesa dei rossoneri non si ferma e la vittoria sulla capolista (2-1) riporta ottimismo confermato dalla vittoria a Messina (0-3). Arrivano infortuni e squalifiche ed il Foggia si presenta a Latina non al massimo prendendo una sonora sconfitta (3-0). La paura è che il Foggia possa ripiombare nelle paludi pericolose dopo la sconfitta interna con la Casertana, ma i rossoneri si ricompattano e stravincono a Potenza (0-3). Poi la gara che vale un campionato giocata senza 6 titolari, con una difesa fatta last minute e con evidenti errori di gestione del pallone. E’ la sera del 21 aprile, l’Audace Cerignola arriva allo Zaccheria preparato a tutto. Gioca la sua partita inserendosi pericolosamente in area foggiana come fa un grissino nel burro. Il Foggia riesce a recuperare temporaneamente il risultato ma poi cede i tre punti su un errore difensivo che permette ai cugini cerignolani di fare il sorpasso in classifica opzionando un posto nei play off.Il resto è storia di questa sera con il Foggia che, sconfitto a Teramo con il Monterosi Tuscia ad un minuto dal novantesimo (con la speranza del pareggio tra Catania a Benevento) ora deve guardare al futuro senza voltarsi alle spalle.