Cosmi: “Eravamo terrorizzati, siamo stati costretti a giocare così”
Le dichiarazioni di Serse Cosmi dopo l’importantissima vittoria conquistata contro il Foggia: “Sono tre punti pesantissimi, è ovvio. L’importanza di questa partita era chiara praticamente a tutti. All’inizio eravamo terrorizzati, il Foggia ha preso subito la metà campo nostra e quando potevamo ripartire abbiamo sbagliato tantissimi passaggi. Una situazione simile a quella col Cittadella. L’episodio del rigore ci ha dato carica, se non altro quando recuperavamo palla. Il Foggia ha 36 punti, so che contano quelli che ci sono sul campo, ma bisogna ricordarlo. E’ in una situazione di classifica in cui non penso sarebbe stata se non avesse avuto la penalizzazione. Vorrei che la mia squadra giocasse un calcio migliore, ma adesso bisogna guardare la praticità e conta la classifica. Abbiamo fatto un passo importante, adesso ci sono altre cinque partite. Tacopina mi ha preso puntando su di me, perché credeva in me e questo mi ha dato molta responsabilità. Sarebbe bastato vincere una partita fra le tre contro Palermo, Cremonese e Cittadella e probabilmente non saremmo stati in questa situazione. Bruscagin su Zambelli teoricamente sarebbe stata una partita alla pari, ma ho cambiato fascia e Lombardi si è adattato bene sulla fascia sinistra. Guardo l’atteggiamento della mia squadra, all’inizio eravamo terrorizzati. Se noi giochiamo col Foggia sempre con questo atteggiamento, faremo fatica a portare via i punti. Alcuni pareggi ce li siamo un po’ cercati. Siamo stati costretti a giocare così, non è certo il mio ideale di calcio. Sono quattro anni consecutivi che tutte le partite che gioco sono decisive. Non riesco a giocare una partita serena, psicologicamente mi sto abituando a questa situazione. Anche in panchina ci vuole equilibrio, sono felice di questo successo. Alleno una squadra che tira poco in porta, abbiamo il peggior attacco del campionato. Pensavate che arrivando io sarebbe diventato il migliore? Voi datemi i giocatori del Foggia e poi vedrete che tireremo più in porta…”