Un buon Foggia, che però non riesce a vincere. Mister Padalino è contento per la prestazione dei suoi calciatori: “Siamo partiti un po’ timorosi all’inizio, sulla falsariga di Palermo. C’è stato un miglioramento, tenendo presente la forza dell’avversario. Posso ritenermi soddisfatto per ciò che la squadra ha prodotto in fase di costruzione, ma non in quella di fraseggio perché abbiamo sbagliato un sacco di passaggi elementari. Sicuramente vanno fatti i complimenti perchè possiamo fare ancora meglio, cercando di eliminare quella preoccupazione eccessiva che abbiamo perché vogliamo immediatamente uscire da questa condizione di classifica che ci penalizza. Spero che lo step successivo possa essere in questo senso“.
L’allenatore rossonero continua, a proposito del ruolo di Kragl in mezzo al campo: “La posizione di Kragl abbiamo provato a rivederla rispetto alla gara di Palermo. Oggi volevamo fargli consentire sia il cross che il tiro, ma è normale che se vai troppo avanti, è diverso. Kragl ha la forza e la sprigiona in maniera migliore e la sprigiona quando ha campo. L’idea era alzare Deli e consentire a Kragl di giocare in ampiezza in maniera più serena, però loro hanno modificato l’assetto mettendo Marras sul nostro play, occupando di più la zona centrale. In corsa abbiamo dovuto cambiare la nostra preparazione settimanale, poi ci siamo messi a posto“.
Sugli attaccanti del Foggia: “Galano ci ha abituato ad altro, non è quello che conosciamo. Ma più passano i giorni, più ha consapevolezza. La palla data a Iemmello è di categoria superiore. Iemmello nel primo tempo ha sofferto la condizione generale della squadra, però poi si è liberato e ha dato respiro alla manovra, c’è da fare i complimenti. Bisogna avere pazienza, quello di buono fatto oggi deve diventare la normalità“.
Per quanto riguarda il gol subito, Padalino non si lamenta del rigore, bensì di altro: “Ho parlato con Billong, era molto dispiaciuto e parecchio affranto e sicurissimo di non aver commesso fallo. A volte ci sono diversi equivoci, ne abbiamo visti a iosa. L’episodio l’ho rivisto, non è nettissimo. La dinamica dell’azione ha favorito Mancuso, l’arbitro l’ha letta come un’ostruzione. Non sono tanto arrabbiato per questo rigore, ma per la gestione della palla qualche secondo prima“.
L’ennesimo palo del Foggia è una questione di sfortuna? “Non credo molto alla fortuna nel calcio. Se crei i presupposti per presentarti davanti al portiere non si tratta di fortuna, ma di lavoro e di abilità“.