Verso Foggia-AZ Picerno, Zeman: “La squadra deve puntare al settimo posto. E su quello che chiedo…”
Mister Zeman in occasione della conferenza stampa pre-gara – domani alle 17:30 fari puntati su Foggia-AZ Picerno – lancia tante piccole mollichine e poi le raccoglie come avrebbe fatto Pollicino.
Il tecnico boemo si concentra prima sulla partita valida per la trentunesima giornata di Serie C, focalizzando l’attenzione sugli avversari: “Il Picerno con l’allenatore nuovo è migliorato come punteggio ma non come gioco, anche se ora hanno un altro modulo che è il 4-4-2. Colucci – tecnico dei lucani – ha giocato con me alla Lazio. È un bravo ragazzo, penso che sta facendo un buon lavoro ma speriamo di poter essere noi a dominare la partita”.
Nelle scorse settimane, lo stesso allenatore del Foggia, dichiarò di essere rammaricato per non aver svolto una doppia seduta di allenamento a causa dell’assenza di campi di gioco. A distanza di qualche giorno, il boemo riaffronta il tema: “Questa settimana, mercoledì, abbiamo fatto una doppia seduta alla FIGC. Abbiamo questo campo a disposizione quando non giocano le altre squadre, poi ci sono San Michele e Troia. Una squadra professionistica che non ha un campo a disposizione non è normale. Non è normale pagare campi dove ci sono altre squadre”, afferma. È un argomento caldo quello delle infrastrutture che vede Foggia ferma a 30 anni fa, come quando lo stesso Maestro di Praga guidava i satanelli verso i migliori successi nella massima serie.
Mister Zeman volge uno sguardo anche all’infermeria e a quanto fatto fino ad ora: “Vorrei che la squadra giocasse un calcio propositivo. Rocca è rientrato e può giocare dall’inizio. Sul rendimento nel girone di ritorno la squadra non ha reso per quello che poteva e doveva. I motivi sono diversi, c’era il Covid, tante partite ravvicinate. Abbiamo fatto sei giocatori nuovi, non dico acquisti perché non sono acquisti. Ora invece è diverso – prosegue l’ex tecnico di Roma e Lazio –, ho 19 convocati e anche i nuovi stanno iniziando a capire qualcosa”. Tra le tante affermazioni zemaniane che hanno caratterizzato il personaggio sportivo, spicca: “Ora il riscaldamento è finito, iniziate a giocare”. Su esplicita domanda, lo stesso allenatore rossonero dichiara: “Noi siamo ancora nel riscaldamento e ne dobbiamo uscire. La squadra oggi deve puntare al settimo posto, anche con la penalizzazione e penso che ce la può fare. Io errori? Gli errori li fanno tutti e se li ho fatti non ne sono cosciente. Questa squadra all’andata mi ha dato soddisfazioni. Quello che chiedo, non spesso mi viene dato”. Ecco, proprio su quest’ultima frase, cala il gelo. Cosa intende uno dei maestri del calcio per “quello che chiedo, spesso non mi viene dato”?. È una frase forte che spiega lui stesso allacciando un filo conduttore tenuto ben teso durante tutta la conferenza: “La squadra si è sempre comportata bene cercando di dare il massimo. Gli acquisti non sono stati pagati, quindi per me non sono acquisti. Vitali è l’unico acquisto? Dico una cifra, penso che lo abbiamo preso a €15.000 e abbiamo dato Merkaj a €300.000. Per migliorare la squadra bisognava comprare qualcosa, questi giocatori sono venuti praticamente gratis. Per raccogliere bisogna seminare. Il resto dovete chiederlo alla società. Mi fermo qui”, sbotta il coach dei pugliesi.
Chiude così, il mito Zeman, suscitando in modo inevitabile qualche dubbio sul suo futuro a Foggia, nonostante la famosa “carta canta”…
Daniel Miulli