Sannella e Di Bari: “Taranto solo un incidente di percorso”

Sannella e Di Bari: “Taranto solo un incidente di percorso”

Nella serata di oggi, Fedele Sannella, socio del Foggia, e Giuseppe Di Bari, direttore sportivo dei rossoneri, sono stati ospiti della trasmissione televisiva “Il Pallone in Poltrona” in onda su Telefoggia. Tanti gli argomenti trattati dai due rappresentanti della società, partendo dalla sconfitta di Taranto queste le loro parole.

SANNELLA: “Non ci aspettavamo questa battuta d’arresto, anche perché venivamo da molti risultati utili consecutivi. E’ stato un fulmine a ciel sereno, la squadra si è allenata e ha preparato la partita come prepara le altre gare. Speriamo sia solo un incidente di percorso. Per quello che è il valore di questa squadra, io continuo a dare fiducia a questo gruppo, mister compreso. Questo però deve far capire quanto ribadito dall’inizio: il campionato non è così semplice come molte vogliono far credere. Abbiamo perso a Taranto, che è tra le squadre che lottano per i play-out, così come ha perso in casa il Matera, anche se contro il Francavilla rivelazione del campionato. Lo stesso Catania che ha perso ad Agrigento. Non vediamo tutto negativamente. La nostra piazza è un po’ così: è una piazza che si esalta e si deprime con la stessa facilità. E per me è esagerata da questo punto di vista. Appena commettiamo un piccolo errore, tutto il buono fatto prima viene dimenticato. Non bisogna vedere solo questa sconfitta, ma bisogna vedere anche il filotto di risultati utili consecutivi fatto prima. Contro il Matera, dico che qualsiasi sarà il risultato, non risulterà ancora decisivo. E’ ancora presto per fare pronostici, è ancora tutto molto aperto. 

A fine partita contro il Taranto ho parlato con il mister. Con i ragazzi mi sono sentito telefonicamente, e stavano più male di me in quel momento. Io lo spogliatoio non lo vivo 24 ore su 24, ma sono vicino alla squadra, al mister. Mi arrabbio quando sento dire certe cose sui ragazzi. Ragazzi che, ricordo, in molti ci hanno chiesto a gennaio, ma che noi riteniamo incedibili. Noi siamo tenuti a difendere il nostro capitale, e il nostro capitale sono i giocatori. Ma loro sanno benissimo che chi non si impegna per il motivo per cui viene pagato, viene spedito in tribuna. 

Le parole di Curci? Ognuno di noi sfoga la rabbia in modo diverso. E’ chiaro che abbiamo perso, e abbiamo perso male, ma garantisco che anche i ragazzi ne sono consapevoli. Nella prossima partita contro il Matera, a maggior ragione dopo Taranto, i ragazzi vorranno riscattarsi immediatamente. Dimostreranno che è stato un incidente di percorso. La squadra non è in ritiro, il mister mi ha chiesto di andare in ritiro da mercoledì, su richiesta dei ragazzi. Ecco perché continuo a difenderli.

Noi vogliamo andare in B quest’anno, perché è chiaro che non possiamo continuare ad investire così per raggiungerla. Ribadisco, noi vogliamo la serie B quest’anno, non voglio nemmeno pensarci ai play-off. Il pensiero di cosa faremo in B c’è, ma dobbiamo essere cauti e tranquilli. Ci siamo già ritenuti fortunati lo scorso anno, quando ci siamo stati vicini per due volte. Pensiamo ad andarcene dalla Lega Pro, poi si vede.

Come siamo entrati nel Foggia? Inizialmente io non volevo. Era più volere di mio fratello Franco. Voi sapete poi quanto teniamo al territorio, ho sempre detto di essere orgoglioso di essere di Deliceto, anche se da molto tempo ormai mi sono trasferito a Foggia. Il primo anno, per impegni di lavoro, abbiamo fatto gestire la società a Tiso e Leccese. Quest’anno mio fratello si è preso in carico alcune attività lavorative, per darmi la possibilità di seguire da vicino l’azienda Foggia Calcio, perché per noi è un’azienda da cui vorremmo trarne profitto. Ci stiamo impegnando, l’abbiamo fatto per il territorio, per noi stessi, e per la storia del Foggia. 

Pubblico? Ci aspettavamo di più, anche perché siamo partiti con sei vittorie e abbiamo fatto un’ottima campagna acquisti. Giornata pro-Foggia? Non si farà né con il Matera, né contro chiunque altro. 

Fares mi ha detto che ormai sembra che con il Comune sia stato raggiunto l’accordo per la convenzione dello stadio, che dovremmo firmare in questa settimana. Il primo intervento che faremo riguarderà l’allargamento della Curva Nord”.

DI BARI: “La mazzata di Taranto serve a farci crescere. Qualcosa non è andato, contro una squadra che aveva qualche motivazione in più rispetto a qualche settimana fa. Ad oggi però dobbiamo guardare avanti, e cercare di non sbagliare più per le prossime 13 partite. C’è subito la possibilità di potersi rifare. 

La Juve Stabia non la escluderei del tutto dalla corsa al primo posto. ll mercato ha avuto effetto negativo, ci sono degli equilibri da non sottovalutare. Sarà una bella lotta fino alla fine, non c’è una squadra che può staccare tutti, almeno per quanto visto fino ad oggi. I campionati si vincono vincendo contro le piccole. E Taranto ci deve insegnare tanto. 

Perchè non abbiamo preso terzini? A destra abbiamo Loiacono in attesa di Angelo, i cui tempi di recupero non sono lunghi come si dice. Per la fascia sinistra, si stava valutando anche su una certa duttilità di qualche giocatore, come Zanini, la cui volontà però era quella di giocare a centrocampo. Si era fatta una valutazione su un terzino sinistro under che però costava troppo. Abbiamo dato fiducia a Dinielli che è un ’96 interessante, poi ovviamente le valutazioni se schierarlo o meno sono dell’allenatore. 

Rubin è uscito a Taranto per precauzione. Domani farà un’altra risonanza e faremo le dovute valutazioni. Angelo sta recuperando e può darsi che riesca ad anticipare il rientro. Empereur a fine settimana finirà il protocollo di recupero a Cesena. Agnelli stessa cosa, ha preso una botta al ginocchio contro il Messina e sta recuperando, così come Maza, ma ci sono dei tempi da rispettare”. 

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it