Serie D, la domenica dell’ultima giornata: passato nostalgico e rebus futuro

Serie D, la domenica dell’ultima giornata: passato nostalgico e rebus futuro

Quella del 3 maggio non è una data qualunque per gli appassionati di Serie D: nel pomeriggio odierno, infatti, si sarebbe dovuto disputare l’ultimo atto del campionato d’Interregionale e, in particolare, nel raggruppamento H si sarebbero definiti tutti quei verdetti ad oggi soltanto ipotizzabili, ma privi di riscontri ufficiali. Pensare a un completamento della stagione, al momento, è utopistico: la sospensione è stata prolungata fino al 18 maggio, a testimonianza di come il clima attorno ai campionati, nella fattispecie a quelli della LND, sia di totale incertezza.

Provando a parlare di quello che sarebbe stato calcio giocato, tenendo in considerazione le proiezioni delle ultime otto giornate, il pomeriggio del 3 maggio avrebbe potuto risolvere il testa a testa tra Bitonto e Foggia, senza dimenticare la clamorosa posizione del Cerignola che, nonostante il -6 dal primo posto, aveva dalla sua un calendario privo di scontri al vertice. Sarebbe stata anche la domenica che avrebbe dovuto assegnare il quinto posto a una tra Casarano e Taranto, obiettivo minimo di una stagione pensata da entrambe con aspettative differenti.

Sarebbe stata una domenica di fuoco anche in chiave-salvezza: sei le pugliesi racchiuse nel discorso, anche se oggettivamente Gravina, Fasano e Team Altamura sembravano dirette verso l’obiettivo ben prima dell’ultimo atto. Lo stesso non si sarebbe potuto dire per Brindisi, Fidelis Andria e Nardò, anche se il calendario maggiormente ostico era quello dei biancazzurri di Favarin.

Ancora poche settimane, poi si saprà definitivamente il destino di una stagione bruscamente interrotta lo scorso 1 marzo.