Di Silvio e Marrocchino: la trattativa col Bologna, il Foggia, il cinema e le cucine. Il focus sui due imprenditori

Sembra ad un passo la cessione del Calcio Foggia 1920. Dopo l’accordo raggiunto con Felleca e Pelusi, manca solo quello tra Maria Assunta Pintus, che rappresenta il 50% del capitale sociale della Corporate Investments Group, Corporate che, a sua volta, è detentrice dell’80% delle quote societarie dell’intero club pugliese ed il gruppo di investitori intenzionati a rilevare l’intero pacchetto azionario della squadra rossonera è capeggiato da Francesco Di Silvio, imprenditore cinematografico di origine pugliese.

Di Silvio nasce a Bari il 7 maggio 1970, ma vive sin dall’infanzia a Palazzo San Gervasio, in Basilicata. È molto giovane quando decide di emigrare a Bologna, città maggiormente affine alle sue aspirazioni professionali che, in primo luogo, si manifestarono nel settore musicale: il ragazzo barese intraprende una carriera di successo collaborando con artisti del calibro di Vasco Rossi, Lucio Dalla, Luciano Pavarotti e tanti altri.

Nel 2001 Di Silvio ampia i suoi orizzonti lavorativi iniziando ad occuparsi di cinema. Il primo successo in questo nuovo ambito è “The Passion” di Mel Gibson in cui è occupato in qualità di location manager. Nel 2005 “Mary”, prodotto da Di Silvio, si qualifica vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Tra le altre produzioni di spessore ricordiamo “Albakiara” e “Go Tales”. Al contempo Di Silvio cambia nuovamente residenza e si trasferisce a Parigi, dove continua a produrre ed entra in contatto con altri imprenditori francesi. Nel 2013 torna in Basilicata per omaggiare con il film “Kummenda” la terra che lo ha visto crescere.

Non solo spettacolo e cinema: Di Silvio nutre una forte passione per il basket ed è tifoso della Fortitudo di Bologna. Proprio con questa società è importante ricordare la trattativa che l’imprenditore barese intavolò nel novembre del 2014. Il progetto era simile a quello che è stato proposto a Felleca e soci: nelle intenzioni di Silvio c’era l’acquisizione del 100% del pacchetto azionario della Fortitudo ad opera di un gruppo da lui capeggiato. Fra i finanziatori c’era anche il principe belga Eduarde de Ligne de la Tremoille (marito di Isabella Orsini) e nel piano figurava Carlton Myers nelle vesti di uomo immagine e Stefano Michelini come general manager.

Di Silvio è un nome già noto anche ai tifosi del Foggia: è stato tra i primi imprenditori a manifestare il suo interesse per la squadra pugliese nel 2019, a seguito del fallimento dei Sannella. “L’obiettivo dichiarato e a breve termine è il conseguimento della Serie C già nel 2020, ma l’ambizione reale del Nostro gruppo è di riportare il Foggia in Serie A entro e non oltre il prossimo 2023, mettendo a punto una strategia aziendale che prevede cospicui investimenti economico-finanziari per il prossimo triennio” si leggeva da un comunicato diramato dal produttore e dal suo rappresentante legale Rocco Santacroce. La struttura societaria sarebbe stata delineata in questo modo: la IDEV sas, il cui investitore principale è la Holding Ricofide London (UK), avrebbe acquisito le quote azionarie e il CdA avrebbe incluso Francesco Di Silvio (Presidente), Philippe Chausse e Marco Zani Pierre Klein. A testimonianza dei rapporti fitti con altri imprenditori francesi, il progetto tecnico comprendeva una sinergia con il Paris Saint-Germain. Tutto si concluse con un nulla di fatto, poiché Di Silvio non partecipò al bando stabilito.

Quest’anno una nuova offerta con alla base un organigramma della nuova società in cui figurerebbe anche Francesco Marrocchino. Nato e cresciuto in Basilicata, Marrocchino nel 1989 ha aperto la sua prima azienda di cucine professionali e nel 2004 suo figlio, Vittorio Marrocchino, ha fondato la Virtus Group. L’azienda vende in più di 60 paesi e ha due magazzini: uno a Hamm, in Germania, ed uno a Lainate in Italia.

Antonio Iammarino