Stroppa sprona il Foggia: “Basta un attimo di distrazione e sei di nuovo giù ma la squadra risponde in allenamento”
“Non pensiamo a vendicare il risultato dell’andata (4-1 per la Juve Stabia ndr) ma restiamo concentrati su noi stessi pensando alla prestazione e all’importanza dei punti in palio. Juve Stabia e Matera ci hanno insegnato che basta un breve periodo no e sei risucchiato indietro”.
L’AVVERSARIO. Il suo Foggia vola ma mister Giovanni Stroppa mantiene i piedi per terra. I venticinque punti nelle ultime dieci gare, media di 2,5 punti a partita, fanno dei rossoneri la squadra che ha raccolto di più nell’ultimo periodo ma c’è ancora da inseguire il Lecce e allo Zaccheria arriva la temibile Juve Stabia: “Non dobbiamo lasciarci distrarre” avverte l’allenatore lombardo. “L’avversario è tra i più forti del campionato ed è in salute nonostante gli ultimi risultati possano far pensare il contrario. Ha una delle rose più competitive con calciatori importanti nei doppi ruoli. D’altra parte però, devo dire che ho grossa fiducia nei miei”.
LA FORZA DEL GRUPPO. Già i suoi. La squadra sembra aver raggiunto un alto grado di maturità come conferma il tecnico: “Non dobbiamo guardare la classifica – riflette Stroppa – ma essere consapevoli di quello che stiamo facendo. Ci sono state prestazioni eccellenti anche in trasferte insidiose come quelle di Agrigento con campi improponibili”. Il mister rossonero loda poi il gruppo: “In settimana l’atteggiamento in allenamento è eccellente soprattutto da parte di chi gioca meno” rivela Stroppa. “Sono convinto che la differenza in un campionato la fa la panchina e io sono felice del clima dello spogliatoio”. Con il ritorno degli infortunati Angelo ed Empereur rischia di esserci abbondanza nei ruoli. “Io sono chiamato a far giocare titolare chi in quel momento è più in forma” ragiona Stroppa. “Vorrei portare però, per esempio, Angelo in panchina per la sua capacità di fare gruppo. E porto l’esempio di Gerbo, un calciatore fortissimo che si mette al servizio della squadra anche in ruoli differenti dal suo prediletto”.
IL MODULO. Le ultime riflessioni sono di natura tecnica. Rubin è in rampa di lancio per una maglia da titolare. La fascia sinistra con Di Piazza rischia di diventare troppo offensiva? “Non credo” risponde l’allenatore rossonero. “Di Piazza ha avuto qualche difficoltà appena arrivato per questioni fisiche ma ora mi dà ampie garanzie. Vedo in settimana l’intensità che mette in ogni seduta di allenamento. A mio parere può giocare sulla fascia visto anche quanto di buono sta facendo Mazzeo come punta. Quanto ai centrocampisti sono tutti forti – conclude il tecnico – ne giocano in tre anche se ne ho sette ed è sempre dura lasciare fuori gli altri”.
di Michele Gramazio