Un punto a testa tra Sorrento e Foggia, scese in campo alle 20.45 al “Viviani” di Potenza in occasione della 31^ giornata del Girone C di Serie C.
TOP
L’atteggiamento del Sorrento: prova più che positiva per i campani, che non avrebbero certamente meritato di uscire dal “Viviani” con zero punti. Nel corso dei novanta minuti, sono stati Ravasio e compagni ad avere il pallino del gioco in mano: viste le tantissime occasioni da gol create, il rammarico è certamente per quell’unico gol segnato che non è stato sufficiente per ritornare al successo dopo quasi un mese di digiuno (l’ultima affermazione resta dunque quella del 19 febbraio con la Virtus Francavilla, battuta 1-0). AGGRESSIVITA’
Pietro Perina (Foggia): detto che la papera in occasione del pareggio di Capasso è a dir poco clamorosa, col pallone calciato debolmente che gli passa sotto le gambe prima di varcare la linea di porta, va però sottolineato come il portiere dei Satanelli sia stato l’uomo “chiave” di questo Foggia nella serata di Potenza. Bravo a tenere abbassata la saracinesca con una serie (infinita) di interventi sulle iniziative degli avversari, inciampa a pochi minuti dal triplice fischio, fallendo quella che potremmo definire prova del nove: spesso sono i dettagli a far la differenza tra un calciatore “normale” ed un campione. MURO… FINO AL MINUTO 81
FLOP
La precisione negli ultimi metri di campo (Sorrento): la squadra di Maiuri attacca quasi senza sosta, procurandosi una quantità industriale di palle-gol, ma va a segno soltanto in una circostanza. Senza nulla togliere alla gran prova di Perina, i rossoneri campani avrebbero dovuto mettere più cattiveria nella zona “clou” del campo. CONCRETEZZA CERCASI
Vincenzo Millico (Foggia): prestazione anonima da parte dell’ex attaccante dell’Ascoli, classe 2000. Non riesce ad entrare in partita, Cudini gli concede poco più di un’ora poi si accorge delle sue difficoltà e opta per il cambio con Schenetti, decisamente più ispirato nello spezzone finale. OMBRA