Umiltà e sacrificio, ecco il Foggia di De Zerbi: “Marino e Mandorlini per me importanti. E puntiamo i play-off…”
Undici risultati utili consecutivi, quinto posto in classifica. Segreti? Pochi. E i play-off lì, a sei punti. Morale alle stelle, ma la voce è sicura di sé. “Non bisogna mai adagiarsi”. Parola di Roberto De Zerbi, allenatore del Foggia. La gara col Lecce alle porte, sabato un successo per 1-2 contro la Casertana. Una squadra ben costruita grazie anche all’ottimo lavoro del ds Di Bari. Ma De Zerbi non si esalta. Profilo basso e lavorare, come ha imparato in tanti anni di carriera: “Io – ammette a GianlucaDiMarzio.com – ho sempre saputo, sin da subito, di avere a disposizione un gruppo di calciatori importanti. Calciatori forse sottovalutati da altre parti, ma che per me sono straordinari per l’impegno che mettono allenamento dopo allenamento. Stiamo bene, stiamo vivendo un buon momento ma nessun volo pindarico: serve restare con i piedi per terra e continuare a lavorare come stiamo facendo”.
Dove può arrivare questo Foggia?
“Io credo che possiamo arrivare ai play-off. Lavoriamo bene durante la settimana, il campionato è equilibrato e ci sono diverse squadre interessanti. La nostra rosa però ha fame di fare bene. Inoltre, giochiamo sempre a calcio. Non buttiamo mai via la palla, e questa è una caratteristica importante”.
C’è una fotografia, un episodio che ricorda con piacere di questo avvio di stagione?
“Non è ancora tempo di fare bilanci, ma sicuramente considero il fatto che tutte le quattordici partite di questa parte di campionato le abbiamo giocate meglio dell’avversario”.
Una caratteristica che non può mancare al suo Foggia?
“La bava alla bocca (sorride, ndr). La grinta, la fame non deve mancare mai. Gara dopo gara stiamo crescendo e sono contento. Il mio è un gruppo composto anche da diversi ragazzi di Foggia, che hanno spirito di appartenenza per questa maglia importante”.
E ora il Lecce…
“Esatto. E’ una gara importante contro quella che è tra le squadra indiziate a vincere il campionato. Noi però ce la giocheremo, metteremo in campo la grinta, la fame”.
C’è in questo Foggia il nuovo De Zerbi?
“Il Foggia in attacco ha calciatori molto bravi e importanti come Cavallaro, Iemmello, Bollino, Leonetti. Vivo gli spogliatoi da ormai diciotto anni, ho imparato a distinguere. E posso assicurare che qui c’è la giusta umiltà e la voglia di fare bene”.
A quale allenatore si ispira?
“Pasquale Marino e Mandorlini, durante la mia carriera, mi hanno dato tanto. Io però cerco di aggiornarmi sempre, di mettere in pratica quanto ho imparato in carriera”.
E un domani? Ha un sogno che le piacerebbe realizzare?
“Sono una persona ambiziosa, ma adesso penso al Foggia. Ho accettato questa società perché il progetto era in linea con le mie idee. E poi c’è la figura del ds Di Bari che è stata molto importante nella scelta”. Ambizione e umiltà. Gioco palla a terra, come difficilmente si vede in questo campionato. Ecco il segreto di undici risultati utili consecutivi. Ecco il Foggia, firmato Roberto De Zerbi.