Il mercato estivo del Foggia si chiuse con il botto: l’arrivo del tanto auspicato bomber Murano. Una squadra costruita per vincere il campionato o, comunque, per essere tra le pretendenti. Ed invece, quella macchina da gol, che avrebbe dovuto assicurare almeno una quarantina di reti in un possibile tridente, ha fatto cilecca. Da Brambilla a Zauri, nulla è cambiato. La macchina proprio non gira in avanti e quando il Foggia si sbilancia il reparto difensivo non è stato in grado di arginare le sortite avversarie. E se i rossoneri hanno preso tante reti, almeno nella prima parte del campionato, di recente le cose sono andate meglio anche se nelle ultime due gare qualcosa non ha funzionato.
Le partenze di tre calciatori non è un segnale incoraggiante, a fronte di nessun arrivo e con la gara dello Zaccheria contro il Latina ormai alle porte. Il reintegro di Marzupio, secondo il nostro punto di vista, potrebbe essere positivo considerando che lo scorso anno i problemi in difesa ed il crollo del Foggia sono cominciati con il suo infortunio. E, così, i tifosi dopo il periodo giustificato di lutto sono tornati ad incoraggiare il Foggia dagli spalti, ma il risultato è stato deludente in campo. Arrivano i fischi ed ora gli striscioni fuori dallo stadio che rimettono Canonico sul patibolo.
Il Presidente del sodalizio rossonero viene “invitato” ad andarsene e questa non sarebbe una novità. Negli ultimi giorni si vocifera una cessione della proprietà ma al momento mancano segni tangibili. L’assenza prolungata di Canonico, padre, dallo Zaccheria non è incoraggiante, anche se il figlio è stato “impiegato” proprio per seguire le sorti del Foggia, così come una delle aziende del gruppo dell’imprenditore barese. Gli striscioni delle due curve esposti ieri sera non le mandano a dire anche al direttore sportivo Leone, reo di essere “un burattino”. Bisogna dire, però, che il mercato è solo a metà strada e molte società lavorano prima in uscita e poi in entrata (cosa contestabile).
Al Foggia servivano urgenti rinforzi anche a causa dei lunghi infortuni di cui mister, direttore sportivo e società sono a conoscenza da mesi. Ed ora la palla passa a Canonico. Saprà sorprenderci ancora una volta?