Una “tigre” da Buenos Aires per Zeman (e i foggiani): Alexis Ferrante
“L’importante è fare un gol in più degli avversari”, direbbe il profeta boemo tornato in patria da poche settimane.
L’attacco del Foggia oltre a giovani di qualità come Merola e Merkaj, ha accolto quello che dovrebbe essere il killer d’area di rigore: Alexis Ferrante. Arrivato in Puglia con la formula del prestito con diritti di riscatto e controriscatto a favore della Ternana.
Una “Tigre”, come lo chiamano i tifosi, che arriva direttamente dall’Argentina.
Nato a Buenos Aires il 27 giugno del 1995 sotto il segno zodiacale del cancro, Alexis Ferrante muove i primi passi nel 2011 al Piacenza. Nel 2013 la Roma acquista il cartellino per girarlo subito in prestito a L’Aquila, Lumezzane, Lucchese, Savoia e Imolese.
Prima di salutare la Capitale, la sua strada s’incrocia con quella di Zeman, tecnico dei giallorossi per la stagione 2012/2013.
Brescia, Pisa, Fano, Ternana e poi Foggia, tante maglie indossate, tante esperienze collezionate.
Punta centrale, mancino, per El Tigre si contano anche 36 presenze in Serie B e 5 marcature siglate.
Curioso l’aneddoto che lo lega a mister Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana fresco della promozione in Serie B. Una scommessa persa in palestra con l’ex attaccante del Livorno fa pagare a Ferrante una pizza all’intera rosa delle fere.
In ritiro in Val d’Aosta Ferrante fa gruppo, parla ai più giovani e diventa subito tra i leader dei rossoneri. Nel secondo test stagionale contro il Ticino, entra, fa doppietta e regala la vittoria, realizzando la remuntada.
Zeman, dopo averlo adocchiato alla Roma, quando era ancora nella formazione primavera, lo ha riabbracciato al Foggia, pronto a trasformarlo nel nuovo bomber di Zemanlandia…
Daniel Miulli