Complimenti a Venezia e Foggia. La prima è andata in B, la seconda aspetta solo il punto dell’aritmetica. Il Venezia ha fatto tutto quello che doveva fare ma non ha fatto il Parma. Perinetti si è ripreso il calcio che conta dopo esser ripartito dalla polvere. Ha avuto, scusate il termine, le palle. Uno che aveva fatto grandi cose, negli ultimi anni, a Siena e Bari è ripartito dai campi in polvere della D veneta. Ha vinto due campionati in due anni. Li ha stracciati. Qualche maligno dirà: vabbè coi soldi che ha speso… Quel maligno non farà parte del mondo del calcio. Vincere non è mai facile. Vedete Parma, Alessandria e Lecce. Non hanno speso meno del Venezia, anzi, eppure si sono incartate. Il Venezia è una bella favola e questa favola porta il nome di Giorgio Perinetti. Stesso discorso a Foggia. Dopo la mancata promozione dello scorso anno, un’altra società sarebbe ancora lì a leccarsi le ferite. Hanno perso De Zerbi e sembrava crollato il mondo. Hanno preso Stroppa, lo hanno difeso quando le cose non andavano bene e stanno per strappare il pass verso la B. Foggia è una grande piazza e la B ha bisogno di grande piazze. Benvenute ad entrambe. Due società che hanno vinto grazie a intuito, capacità e programmazione.
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