Zanon: “Vedo il Lecce favorito contro il Brescia. Delio Rossi profilo giusto per il Palermo. Su playoff e playout…”
Giornalista ed autorevole voce di DAZN, oltre che grandissimo esperto di Serie B. Federico Zanon ha parlato in esclusiva ai microfoni di PSB, facendo il punto generale sull’intero campionato cadetto, anche alla luce dell’intrigante programma che il torneo prevede in questo weekend.
35a giornata molto interessante con molti scontri diretti in tutte le zone della classifica e con diversi verdetti ancora da annunciare:
Il match clou è sicuramente in programma al Via del Mare, dove si scontreranno le prime due della classe Lecce e Brescia. Una gara che si preannuncia spettacolare e che potrebbe dire molto sulla strada di entrambe le compagini verso la A. Che tipo di partita si aspetta? Pensa possa essere lo snodo cruciale per entrambe verso il traguardo promozione?
“È LA partita di questo turno, indubbiamente. Ad inizio campionato penso che nessuno si sarebbe aspettato il Lecce in tale posizione di classifica a questo punto del torneo. Non tanto per la qualità della rosa, che è fuori discussione, ma soprattutto perché sulla carta ci fossero compagini più attrezzate ed esperte rispetto a quella salentina. La gara è aperta a qualsiasi tipo di risultato ma, onestamente, vedo favorita la squadra di Liverani. È vero che il Brescia potrebbe avere una spinta maggiore a fare risultato, poiché una vittoria vorrebbe dire Serie A, ma il Lecce in casa è una macchina da goal ed anche la spinta del Via del Mare potrebbe incidere in misura determinante sul risultato. Detto questo, vedo entrambe le squadre proiettate verso la Serie A direttamente perché, comunque vada il risultato, hanno una marcia in più rispetto alle concorrenti.”
Al terzo posto troviamo invece il Palermo, che se la vedrà contro il Livorno. Tralasciando le vicende extra campo, in settimana è stato annunciato l’esonero di Stellone e l’arrivo di Delio Rossi per cercare di dare una scossa alla squadra dopo il pareggio interno contro il Padova. Condivide la scelta di Foschi? Quante possibilità dà a questo Palermo di centrare almeno il secondo posto con Rossi al timone?
“A me Rossi è un allenatore che piace molto. Era da un po’ che non si vedeva in campo, ma è un profilo esperto, preparato e che soprattutto conosce molto bene la piazza. La scelta di cambiare guida tecnica a questo punto della stagione può essere un rischio ma la decisione, per quanto discutibile, credo sia ricaduta su un tecnico che potrà fare solamente bene all’ambiente. Non che Stellone avesse demeritato, anzi… Secondo la mia opinione, difficilmente il Palermo arriverà secondo, anche perché a Livorno non sarà affatto semplice: la squadra di Breda vorrà a tutti i costi ottenere punti pesanti per la salvezza. Guardando anche il calendario, è vero che il Lecce ha una partita in più rispetto ai rosanero, ma come dicevo prima la vedo abbastanza svantaggiata nella corsa verso la A.”
Palermo che deve anche guardarsi le spalle dal ritorno del Benevento, vittorioso ieri nell’anticipo contro il Cosenza e distante dai rosanero ora solamente un punto. Pensa che i valori della squadra sannita siano usciti fuori tardi o c’è ancora qualche speranza di raggiungere l’accoppiata di testa?
“Assolutamente si. Sulla carta secondo me era la squadra più attrezzata per salire in A, ma non ha rispettato le aspettative. Ha perso partite pesanti come quella di Cremona subendo goal da Emmers all’ultimo respiro. Sono segnali che non vanno sottovalutati. Il Benevento aveva tutte le carte in regola per salire direttamente nella massima serie, anche perché era stato costruito per quell’obiettivo. Difficilmente ci riuscirà, ma la vedo come la potenziale favorita ai playoff.”
Importanti match anche in chiave playoff: Spezia-Perugia e Cittadella-Ascoli sono due scontri diretti che potrebbero dire molto sulla rincorsa agli spareggi promozione. Chi vede favorito per centrare le posizioni playoff?
“Spezia e Perugia sarà un match tutto da gustare, potrebbe essere il trampolino di lancio verso i playoff per entrambe, anche se manca ancora qualche giornata e per questo non possiamo definirla una sfida decisiva in maniera assoluta. Certo è che entrambe le compagini mancano sempre qualcosa quando c’è da fare il salto di qualità definitivo: nel momento in cui possono dimostrare di essere una valida alternativa alle “solite note”, puntualmente ci smentiscono. Il Cittadella di quest’anno è l’ennesima dimostrazione che dietro ai granata c’è una società solida, con un progetto chiaro e determinato che viene portato avanti ogni stagione pur cambiando gli interpreti. Anche qui però manca sempre un pizzico di convinzione e, forse, di esperienza che spesso rallenta le ambizioni di alta classifica del club. Non mi sorprenderebbe di vederla all’ultimo fuori dalla zona playoff, il che sarebbe paradossale dopo l’ottima stagione fin qui disputata. Chiudendo con l’Ascoli, ha attraversato un periodo terribile culminato con la disfatta di Lecce. Da quel momento ha invertito la rotta e si è allontanata dalla zona rossa che si era avvicinata sensibilmente. La qualità della rosa bianconera è fuori discussione, ma bisognerà vincerle praticamente tutte e non lasciare nulla per strada per ottenere almeno l’ottavo posto.”
Concentriamoci anche sulla zona salvezza: anche qui partite molto indicative. Venezia-Crotone è quasi un dentro o fuori per entrambe. Il Foggia andrà a Cremona mentre, come detto, il Livorno ospiterà il Palermo. Considerando che Carpi e Padova sono più dietro rispetto alle concorrenti quale tra le squadre in lotta pensa che possa rischiare maggiormente di retrocedere? Quale invece la convince di più?
“È difficile dirlo con precisione, ma se dovessi sbilanciarmi direi che ai playout, al momento, vedrei uno scontro Foggia-Venezia. Con l’arrivo di Cosmi mi sarei aspettato molto di più dai veneti, ma hanno collezionato troppi” pareggini” che non le hanno permesso di fare il salto di qualità. Con il Crotone sarà un match da dentro o fuori ma, a mio avviso, la squadra di Stroppa per quanto visto negli ultimi due mesi ha le carte in regola per mantenere la categoria più delle altre. L’obiettivo iniziale della società non era certamente questo ma per come si era messa la stagione ad un certo punto, centrare la salvezza sarebbe un’ ottima base da cui ripartire il prossimo anno, cercando di non commettere gli stessi errori visti in questa difficile annata.”
Infine, tornando alle zone nobili della classifica, c’è un bel Pescara-Verona all’Adriatico. Due squadre che però sono in crisi e dalle quali ci si sarebbe aspettato molto di più per la qualità di entrambi gli organici a disposizione. Cosa non ha funzionato in entrambi i casi?
“Due piazze estremamente esigenti. Verona arrivava dalla retrocessione della scorsa stagione, quindi partiva tra le favorite principali per vincere il campionato. Gli scaligeri sono una delle delusioni più lampanti della cadetteria. Grosso, che reputo un buon allenatore, non è stato allontanato fin qui per cercare di non destabilizzare l’ambiente ed ora, anche se i presupposti ci sarebbero, credo che non avrebbe senso effettuare un ribaltone così clamoroso a poco dal termine del campionato. La rivoluzione se proprio doveva esserci, andava fatta prima. Il Pescara ha sbagliato a Gennaio a cedere Machin, perché è un giocatore che ti fa fare il salto di qualità. Il pareggio di Carpi ha dato probabilmente l’aritmetica dei playoff, ma per come aveva iniziato la stagione non so se la società abruzzese possa esserne soddisfatta appieno. Entrambe saranno tra le protagoniste del playoff, ma credo che il prossimo anno le rivedremo con buone probabilità ancora in Serie B. Sono due piazze che a questo punto della stagione si sarebbero dovute trovare in ben altre posizioni, ma purtroppo così non è stato. Vedremo se riusciranno a mettere in scena tutto il loro potenziale al termine della stagione regolare, perché fino a questo momento mi hanno convinto poco.”
Fonte: www.pianetaserieb.it