Cassano, Conte e Materazzi: la Puglia scende in campo

Cassano, Conte e Materazzi: la Puglia scende in campo

Facendo una ricerca dei vari giocatori che hanno portato con il loro talento il nome della Puglia in giro per il mondo giocando a calcio possiamo segnalare tre nomi mettendo sicuramente daccordo qualsiasi lettore di questo sito, da chi ci legge già da un po’ fino ai nuovi utenti che magari capitano per la prima volta sulle nostre pagine.

Antonio Cassano è stato uno dei giocatori più forti al mondo solo che la testa e le sue proverbiali “cassanate” sono stato un ostacolo per un giocatore che aveva tutte le qualità per vincere vari trofei, giocare per anni la Champions League e perché no puntare al pallone d’oro.Antonio Conte  era invece uno che in campo dava sempre il 100% e, oggi,dopo aver appeso gli scarpini al chiodo,  si sta dimostrando un allenatore capace di far rendere al meglio i componenti delle squadre che è andato ad allenare. Da pochi giorni ha firmato con il Tottenham, chissà se riuscirà a dimostrare ancora una volta le sue qualità a Londra.

Marco Materazzi, difensore campione del mondo nel 2006 e leader dell’Inter del triplete, ha sempre saputo essere un leader e il primo a non tirare mai indietro la gamba, lottando su ogni pallone con la grinta di chi non vuole mollare mai, pronto a fare di tutto per proteggere la propria porta dagli attaccanti avversari.

Questi giocatori hanno vestito le maglie dei più grandi club italiani come Juventus, Inter, Roma e Milan oltre a indossare l’azzurro della nazionale con alterne fortune.

Partiamo da Antonio Cassano, Peter Pan o il Pibe di Bari Vecchia, vero numero 10 innamorato del 99 come se non avesse bisogno di sopportare i soliti clichè per dimostrare tutto il suo talento. Partito dalla Puglia esordisce in Serie A con la maglia bianco rossa del Bari prima di passare alla Roma per una cifra pari a 60 miliardi delle vecchie lire.

In giallorosso dimostra tutte le sue qualità ma a causa di litigi vari e poca voglia di accettare il rinnovo di contratto viene ceduto al Real Madrid. In Spagna però non si ambienta, è spesso fuori forma e gioca poco così la Sampdoria diventa l’opportunità per rilanciare la sua carriera. A Genova insieme a Pazzini diventa uno dei beniamini, con il club ligure che nella stagione 2009-2010 si classificherà addirittura al 4 posto, con il sogno Champions che sfuma solamente nel turno preliminare contro i tedeschi del Werder Brema. La fine di quest’avventura aprirà le prime crepe che diventeranno sempre più incolmabili. L’attacanti litiga con il presidente Garrone e viene messo fuori rosa e la squadra a fine stagione retrocederà in Serie B.

Cassano è libero di firmare così con il Milan e a fine anno festeggia lo scudetto. A causa di un problema fisico al cuore, deve saltare alcune partite e ad Agosto ecco un altro colpo di scena con il trasferimento all’Inter proprio grazie ad uno scambio con il suo ex gemello del gol Giampaolo Pazzini.

Dopo l’esperienza in nerazzurro va al Parma e poi torna alla Sampdoria ma ormai la sua carriera è alle battute finali nonostante sia ancora abbastanza giovane. Si ritira nel 2018.

Bari è stata una tappa importante anche per Antonio Conte, club che ha riportato in Serie A dopo 8 anni. L’allenatore dopo aver vestito come calciatore le maglie di Lecce e Juventus (diventando una bandiera del club) ha dimostrato tutte le sue qualità anche in panchina.  Ha vinto infatti  5 campionati di Serie A ( 4 con la Juventus e l’ultimo l’anno scorso con i rivali dell’Inter), 2 Super Coppe Italiane e anche fuori dai confini nazionali si è fatto valere con la vittoria di Premier e FA Cup con il Chelsea  Adesso Paratici e la dirigenza del Tottenham ha scelto di puntare su di lui per rilanciare le ambizioni degli Spurs.

Chissà quanto avrebbe reso Marco Materazzi allenato da Conte, visto che l’allenatore anche in nazionale ha dimostrato di saper migliorare ogni giocatore puntando sul concetto di grinta e appartenenza, ideali che sicuramente non mancavano al difensore interista.

Materazzi in carriera ha vestito tra le altre le maglie del Perugia e quella dell’Inter per 10 anni dal 2001 al 2011 prima di andare in India per finire la sua carriera.

Con l’Italia ha vinto il mondiale del 2006 segnando due reti e rendendosi celebre dell’episodio in finale che lo ha visto coinvolto con Zidane, che dopo un battibecco in campo ha reagito tirandogli una pericolosa testata al petto.

 

Categoria: Notizie calcio