Alessandria, pres. Di Masi: “Pronti per affrontare i play-off, non importa contro chi”
Pur perdendo in casa con la Reggiana, nel turno scorso l’Alessandria ha ottenuto la matematica qualificazione ai play-off con una giornata d’anticipo. Le ultime prestazioni della squadra di mister Gregucci, però, non hanno soddisfatto i tifosi della Gradinata Nord che non hanno festeggiato, anzi hanno contestato, nonostante il raggiungimento di un traguardo comunque importante, dal momento che solo nella stagione 2010/11 il club piemontese era riuscito ad ottenere il diritto a disputare gli spareggi promozione.
Di tutto questo ha parlato il presidente dei grigi Luca Di Masi, intervenuto ai microfoni alla trasmissione Diretta Sport dell’emittente Radio Gold: “In questo momento, senza dubbio, prevale la soddisfazione per la conquista dei play-off. Deve esserci positività ed ottimismo, sembra che nessuno voglia incontrarci, mentre noi apertissimi a giocare contro chiunque”.
“Se si fischia la squadra – ha affermato Di Masi, riferito alla contestazione di sabato scorso – è come si fischiasse me o la dirigenza, non si possono scindere le cose. Anche certi cori, tipo ‘vogliamo 11 leoni’ o ‘ fuori gli attributi’, mi sono sembrati prematuri, visto che sabato scorso sono stati fatti ad inizio partita. Sono d’accordo che, se la prestazione non c’è, si possa fischiare alla fine. Quelli che non condivido nel modo più assoluto sono i fischi alla comunicazione dello speaker dello stadio sul risultato del Padova che sanciva il nostro accesso ai play-off. Per noi è un risultato storico e ci sono squadre come Reggiana, Cremonese, Pavia e molte altre partite con le nostre ambizioni che ora sono fuori… Sembriamo masochisti, dobbiamo spronare i giocatori, che sono quelli che potrebbero portarci in serie B, non affossarli. Nulla a che vedere con l’esito dell’anno scorso, qui mancavano due giornate, anche se abbiamo passato un brutto quarto d’ora. E non è vero che da marzo le prestazioni siano state in calo, i numeri ed i risultati dicono il contrario. E se siamo arrivati ai play-off, pur con una leggera flessione nel finale, vuol dire che i punti erano stati fatti prima”.
“Noi partiamo sempre con l’idea di provare a vincere – ha aggiunto il massimo dirigente grigio in relazione agli obiettivi di inizio stagione – ma, fortunatamente e purtroppo, il calcio non è una scienza esatta. Io non baratto l’avventura di Tim Cup con il primo posto in campionato. Io sono per primo tifoso e so che le emozioni dei tifosi bisogna provare a comprenderle. In alcune partite di campionato può esserci stata una stanchezza mentale che ci ha condizionati, come per esempio a Salò prima della gara di La Spezia. Ma non sono convinto che ora la squadra accusi stanchezza fisica, la squadra si allena a mille durante la settimana e, contro la Reggiana, non è riuscita a dare il massimo. Visto che talvolta si ripresenta l’argomento voglio precisare una volta per tutte che la società è la prima in assoluto a volere la serie B, altrimenti cosa sarei venuto a fare ad Alessandria? Forse, per qualche società, può essere difficile passare dalla serie D alla Lega Pro. Ma il passaggio dalla Lega Pro alla serie B, o dalla serie B alla serie A, anche solo considerando le entrate dei diritti televisivi rappresenta un traguardo importantissimo”.
“Con la squadra, oggi, c’è stato un confronto sereno – ha poi asserito Di Masi – ed è bastato quello. La squadra è assolutamente sul pezzo, deve continuare ad allenarsi come sta facendo. A Padova ci sarà una partita che dovrà dare comunque delle risposte e, visto che abbiamo diversi diffidati, mi piacerebbe vedere qualche ragazzo del settore giovanile in campo. Poi ci saranno i play-off, e non importa contro chi. In quelle partite servono quelli ‘con le palle’ (testuale…, n.d.r.), quelli che hanno fame e posso assicurare che noi in squadra ne abbiamo tanti. Sul mister non ho nulla da dire, ma non sono d’accordo con chi dice che è in confusione tattica. E per quanto riguarda la conferma, di chiunque non solo del mister, sostengo che sarà anche conseguenza di quello che faremo, la stagione finisce il 30 di giugno…”.
“Chi temo ai play-off? Nessuno, anche se può sembrare banale. In trasferta ci andremo per forza, e se ci toccherà andremo tranquillamente anche a Foggia, che credo sia più l’avversario più probabile. L’obiettivo minimo dei play-off? Vincerli, arrivare secondo o ottavi è la stessa cosa… Si andrà di partita in partita, cominciando dalla prima che sarà in trasferta”.
“Iocolano – ha inoltre precisato il presidente Di Masi soffermandosi sui singoli – è stato scelto da me, dal diesse e dal mister, tutti insieme. È un giocatore che tutte le squadre vorrebbero avere. Indipendentemente dalla posizione in campo, come altri, vorrei vederlo più brillante sotto-porta… Il quadriennale di Fischnaller? In generale il mercato non è mai imbrigliato, Fischnaller farà molti altri campionati con noi ed avremo modi di giudicarlo. Iunco? Nei play-off, come ho detto ci vogliono giocatori con gli attributi e Iunco sicuramente è uno di quelli che può cambiare una partita secca, se è pronto e se l’allenatore lo vede in condizione. Sarà fondamentale affrontare i play-off con quelli che saranno pronti sotto il profilo caratteriale”.
In chiusura Di Masi ha parlato del Gentleman Fair Play Award, riconoscimento ricevuto ieri sera a Milano. “Durante la cerimonia ci è stato riservato molto spazio, è stato gratificante perché il premio non è stato dato solo a me a ma all’Alessandria come società, dai giocatori a tutti quelli che ci lavorano e che hanno scritto questa pagina di storia meravigliosa. Arrivare in semifinale di Tim Cup e poi essere premiati insieme ai giocatori del Milan, dell’Inter ed a campioni del calibro di Gerard Piquet è stato molto bello. Mi ha riempito di orgoglio poter rappresentare così Alessandria, e non solo quella calcistica”.
Fonte: www.tuttolegapro.com