20 novembre 2017. L’Alessandria crolla malamente in casa con la Viterbese (1-3) e precipita in piena zona retrocessione. Da quel pomeriggio amaro sono trascorsi poco più di cinque mesi, ma sembra passata una vita. Quella partita sarà l’ultima in panchina di Cristiano Stellini, esonerato poche ore piàù tardi. La scelta del successore, individuato nel profilo di Michele Marcolini, reduce da una discreta stagione col Santarcangelo non trova tutti d’accordo ma il tecnico ligure dopo la sconfitta nel match di esordio a Piacenza infila una serie positiva fatta di 26 partite (tuttora in corso), riportando i grigi in zona playoff ed arricchendo la bacheca del club con la conquista, dopo 45 anni, della Coppa Italia Serie C, sconfiggendo in finale (e curiosamente con lo stesso risultato) proprio quella Viterbese che cinque mesi prima l’aveva fatta sprofondare all’inferno. La nemesi perfetta, verrebbe da dire, ma soprattutto il giusto riconoscimento per una società che fa della serietà e della programmazione il suo mantra. Il 2017 non è stato un anno semplice: una promozione che sembrava già in tasca, gettata clamorosamente al vento con un girone di ritorno sciagurato e poi nuovamente sfuggita di mano ai playoff. Doppia batosta che, unita al disastroso avvio di questo torneo stava mettendo a dura prova anche la passione del presidente Di Masi. Ma nel calcio, come nella vita del resto, alla fine i sacrifici e l’impegno vengono sempre ripagati. Si tratta soltanto di aspettare il momento giusto. E quando arriva, goderselo tutto. Adesso i tifosi grigi, tornati a riempire gli spalti del Moccagatta, sperano che questo sia solo il primo traguardo di una stagione che, da fallimentare, potrebbe diventare addirittura indimenticabile. Chi l’avrebbe detto quel 20 novembre?
Fonte: www.tuttoc.com