Allarme in Lega Pro: Vigorito ed altri stanno mollando. Sicuro che sia solo stanchezza?

La corruzione è inestirpabile ed esisterà sin tanto che la razza umana non sarà estinta! Il resto è soltanto filosofia spicciola. Se Dante fosse stato un poeta contemporaneo, avrebbe aggiunto un altro cerchio al suo inferno. Quello dei corrotti. Che, condannati a rincorrere la ricchezza “facile”, sarebbero rimasti strangolati, per contrappasso, nel tentativo di ingurgitare, avidamente, il denaro frutto del loro malaffare.

Un calcio scommesse di origini paesane, quello di casa nostra, di fronte  alle malefatte (corruzione, riciclaggio di denaro sporco e quant’altro…) dei vertici internazionali del pallone. Una giornata nera per il calcio mondiale. Sarebbe difficile riacquisire credibilità, ove fossero accertate le responsabilità che l’FBI statunitense addebita ad alcuni personaggi della FIFA, peraltro già tratti in arresto ed in procinto di essere estradati in Usa. Il calcio che viene distrutto dai suoi stessi poteri forti. Inimmaginabile.

Un male, inestirpabile, sta uccidendo il calcio. Privati alla ricerca di un arricchimento illecito mettendo in ginocchio una delle industrie più floride di tutto il pianeta.

Una gestione sporca che, secondo gli inquirenti, avrebbe origini lontane. Vien da chiedersi se mai sarà possibile ricondurre il tutto alla normalità. Gli scandali in atto non riescono a scalfire l’ impunità delle tante facce di bronzo che sono ai vertici del sistema. Dignità avrebbe preteso le dimissioni generali di tutto il direttivo. Senza attendere il parere del Comitato etico della Federazione Internazionale. Venerdì 29 maggio si sarebbero dovute tenere le nuove elezioni alla presidenza. La FIFA, stante la situazione che si è creata, ne ha chiesto il rinvio. Blatter, infischiandosene, va avanti imperterrito per la sua strada rimanendo ancorato a quella poltrona. Certamente sarà ancora candidato e non è da escludere che venga anche rieletto. Ipotesi incredibile, ma vera.

Evidentemente questa linea comportamentale ha fatto proseliti anche dalle nostre parti. In Federcalcio ed in Lega Pro il rispetto dell’ etica è diventato un optional. Si vive di belle parole. Di sole esteriorità, alle quali non si da seguito con i necessari provvedimenti. Le recenti esternazioni del Presidente della Repubblica Mattarella, del Premier Renzi e del capo del Coni Malagò, riferite alla necessaria, indispensabile pulizia che bisogna porre in essere all’ interno del pianeta calcio,  hanno però alzato l’ asticella delle attenzioni. A breve, nel dopo elezioni, è improcrastinabile assumere decisioni. Anche drastiche.

Commissariamento della FEDERCALCIO in vista? Ipotesi questa da non escludere a priori.

Martedì scorso, in occasione dello spareggio play out tra Reggina e Messina, oltre diecimila persone hanno gremito gli spalti del “Granillo”. Uno colpo d’occhio notevole. Per entrambi i colori. Un piacere essere presenti. Un incasso di oltre 110mila euro. Nettamente da categoria superiore. Un vero peccato che piazze che sono state protagoniste, in palcoscenici ben più importanti, siano ora relegate a ruoli marginali di comprimarie. Impellente la necessità di un ritorno quantomeno ai valori medi. Un accostamento, questo, che vale anche per San Benedetto, Taranto e Trieste (sono solo le prime che vengono alla mente) dove la passione dei tifosi va ben oltre le crisi economiche che hanno attraversato, nel passato più o meno recente, quelle Società. Piazze dove l’ imprenditoria locale è latente, dove varie proprietà si sono succedute con allarmante velocità e dove, di conseguenza, non è mai stato facile, se non impossibile, programmare.

In questo senso la Lega Pro sta diventando un “purgatorio” dove diversi validi imprenditori danno preoccupanti segnali di stanchezza. La famiglia Vigorito a Benevento ne rappresenta l’esempio più eclatante. Palese e manifesta la volontà di mollare. Il loro abbandono, ove si concretizzasse irrevocabilmente, rappresenterebbe una grave perdita, non solo per quella città, ma  per tutta la categoria. La gestione nel calcio dei Vigorito, sportiva e finanziaria, rappresenta un fiore all’occhiello che sarà difficilmente ripetibile alla corte dei sanniti. Il presidente ha garantito la chiusura a pareggio dei conti dell’ attuale campionato ed ha poi consegnato le chiavi della sua Società, simbolicamente, nelle mani del Sindaco. Spetterà ora al primo cittadino di Benevento l’ ingrato compito di dare continuità a quel progetto. Per i giallorossi il futuro non appare al momento roseo. La stessa situazione si registra a Lecce ed in altre piazze ancora. Un prendere le distanze preoccupante di diversi presidenti. La conferma che la categoria rischia il default. Fossi in Tavecchio ed in Macalli mi interrogherei sul verificarsi, allarmante, di tali situazioni.

Ad onore del vero fossi in Macalli rifletterei anche sulla vicenda “calcio scommesse” in Lega Pro e di riflesso su quella sua dichiarazione rilasciata,  Il 2 aprile scorso, al “Fattoquotidiano”.

“Da Federbet solo chiacchiere. Le considerazioni del signor Baranca sono fuorvianti e strumentali…” “chiacchiere che si risolveranno in un nulla di fatto”.

Per la cronaca, l’associazione degli scommettitori (Federbet) aveva precedentemente presentato un esposto, alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, puntando il dito su sei partite della terza divisione italiana. Quattro erano della Pro Patria. Tutte, guarda un po’, accompagnate da flussi anomali…

Poi ci ha pensato la DDA di Catanzaro a smentire Macalli, che in quella intervista aggiungeva: “noi siamo all’ avanguardia nella lotta al calcio scommesse”.

E meno male!

Categoria: Serie C