Benevento, parte lo smantellamento…
Al secondo gol del Como, si è alzato il coro allo stadio di Benevento: “Vigorito vattene“. E’ partita così la contestazione di una parte della tifoseria giallorossa, che subito dopo l’incontro play off si è posta fuori i cancelli della tribuna dell’ex stadio “Santa Colomba”. Da lì a pochi minuti, l’annuncio delle dimissioni dalla dirigenza della società sannita son arrivate per bocca di Oreste Vigorito stesso. A far da sottofondo alle parole del patron giallorosso, i cori di quella fetta di tifosi. Che questa spaccatura sia uno dei motivi che ha portato a questa clamorosa decisione è molto più di una sensazione, anche se non confermata dal diretto interessato.
Secondo alcune indiscrezioni, il presidente della società di via santa Colomba subito dopo il match sarebbe entrato negli spogliatoi ed avrebbe già parlato di rescissione per tutta la squadra. Chiaramente, una parte dei giocatori è in scadenza contrattuale e per loro ci son pochi dubbi ma, eventualmente, Vigorito nei prossimi giorni dovrebbe parlare con ogni calciatore per deciderne il futuro, legato ad una società che dalle ore 18.15 di questo pomeriggio del proprio futuro ha solo un grande punto interrogativo.
Una scelta dettata magari dalla rabbia del momento, chissà che l’impulso di un momento negativo non abbia appannato la mente di chi si è comunque distinto in questo mondo per correttezza e solidità. Nel calcio esistono due aspetti, almeno, quello prettamente tecnico e quello aziendale. Sul primo, probabilmente, c’era ancora da crescere, ma sul secondo Vigorito ha prelevato una società sul lastrico trasformandola, comunque, in una macchina al vertice della terza serie. I bilanci a posto e la solidità societaria non sono particolari irrilevanti, perché ad un bel quadro va sempre accoppiata una bella cornice.
Scelta a caldo, le delusioni e le istintività spesso annebbiano la ragione. Chissà che Oreste Vigorito non ritorni sulla scelta. La notte porta consiglio…