Casertana, Ricciardo e i gol belli

Casertana, Ricciardo e i gol belli

Spesso la qualità richiesta in un attaccante è la prolificità. Non importa come segni, l’importante è metterla dentro.
Non tutti, però, la pensano così. Chiedere a Giovanni Ricciardo, attaccante classe ’86 in forza alla Casertana, alla decima stagione tra i Pro. In Coppa Italia, contro la Lupa Roma, infatti, dopo aver ricevuto palla poco fuori l’area piccola, al posto di superare agilmente il portiere avversario con un tiro tanto semplice quanto angolato ha preferito optare per un gran bel pallonetto, realizzando così il primo gol stagionale.

Un modo di segnare, quello tramite reti di ottima fattura, ormai nel DNA della punta di Messina, come ricordano i tifosi di Igea Virtus, Villacidrese, Milazzo, Fondi e Melfi.
Una prima punta atipica, senza un fisico da granatiere ma funambolico, che segna spesso in maniera “particolare” e che predilige l’imbeccata per il compagno alla segnatura personale: poco egoismo, tanti assist. La speranza, per i Falchetti, è che possa superare le 9 reti in campionato realizzate l’anno scorso con il Melfi. Se poi non saranno tutte belle, pazienza…

Categoria: Serie C