Casillo a Metropolis: “Lotito capace, Salernitana favorita. Aliberti? In A non andò da solo…”
“Ho avuto sia l’una che l’altra società. Le porto entrambe nel cuore”. Dici Salernitana-Foggia, ti viene in mente Pasquale Casillo, ex “Re del grano”, proprietario della Salernitana dal 1991 al 1994. Ma c’è qualcuno che dice che diatro Aliberti, almeno fino a un certo periodo, abbia continuato a rimanerci lui.
“I risultati che ho ottenuto qui in Puglia si conoscono, tant’è che ho cercato di riprendere il club dopo vent’anni e mi hanno fatto un’altra “festa”. A Salerno pure, credo. O si pensa che in Serie A ci sia andato Aliberti da solo? Le operazioni le faceva Peppino Pavone. Grandissimo competente di calcio – ha esordito Casillo in un’intervista rilasciata all’odierna edizione del quotidiano Metropolis – Dopo 48 procedimenti a mio carico, io posso dire di essere pulito. Il mio certificato penale è zero. Nonostante inchieste da cui sono uscito a testa alta e pure una detenzione ingiusta. Multiproprietà? Fui il primo in Italia. Avevo Salernitana, Bologna e Foggia. Per dare una mano agli emiliani mi chiamò addirittura Andreotti. Andai a parlarne da Matarrese in Sardegna. Poi la Federcalcio fece anche dei problemi. Non so ora come sia la situazione. Ma se una società è in A e l’altra in B, che male c’è?”.
Venerdì sera le luci dell’Arechi s’accenderanno. I granata si troveranno di fronte i rossoneri che all’andata riuscirono a strappare il pari allo Zaccheria. “Mi dicono che giochino bene, anche se con me De Zerbi ad Avellino non giocava benissimo da calciatore. Scherzi a parte, penso sia un allenatore preparato, e la sua squadra potrebbe essere una sorpresa in chiave play-off. Per la promozione diretta credo sia favorita la Salernitana. Il Benevento fa così da un decennio: nonostante i grandi sforzi di Vigorito, arriva lì, poi si fa sorpassare. Vedremo se sarà ancora così – ha continuato Casillo – I granata sono forti. Mi pare abbiano allestito una squadra molto importante. Hanno una proprietà solida e capace. A Lotito tutto gli si può a dire, eccetto che non sia un presidente capace. Per me ha fatto investimenti giusti. Con lui il calcio a Salerno ha un grande futuro. Non solo per i grossi capitali, ma anche per la possibilità di costruire un progetto, un vivaio. Se le cose vanno bene all’Arechi ci sono 20mila persone. La discussa telefonata con Iodice? Lotito è un po’ come me. È brillante, genuino. Si è sfogato in una conversazione privata. Registrarla e renderla pubblica mi pare comportamento molto scorretto. È stato fregato, ed è ovvio che essendo anche un dirigente federale quelle cose non andavano dette”.