Como, mistero iscrizione. Tra silenzi e mantra
Non si sbroglia la matassa attorno al Como. A poche ore “bancarie” dalla scadenza di lunedì (visto che nei weekend poco si può fare) i soldi degli stipendi non sono ancora arrivati. Tenendo conto che ormai una decina di giorni fa Lady Essien ha assicurato che il bonifico era partito, e dando per scontato che sia partito dal nostro sistema solare, i casi sono due: o un consistente ritardo dei circuiti bancari o una mezza bugia detta dalla patron.
Nessuno – né della proprietà anglo-ghanese, né del ramo italiano della società – ha saputo/voluto dirci quando sarebbe partito questo bonifico, né da dove, né con quale circuito bancario. Si può dire che l’FC Como e la comunicazione non vanno d’amore e d’accordo: con l’esterno parla solo l’addetto alla comunicazione Gianluca Savoini, ma anche la chiarezza dei dialoghi “interni” tra membri della società sembra lasciare parecchio a desiderare.
Così, le frasi che si sentono sono sempre le stesse: “Aspettiamo la proprietà”, “Tutto verrà sistemato nei tempi giusti”, eccetera. I tifosi si adattano e ripetono un mantra scaccia-paure: che senso avrebbe compare una società per poi non fare ciò che è necessario per mantenerla? Un concetto semplce e logico, ma sempre meno convincente ogni giorno che passa.
Non rispettare la scadenza di lunedì comporterebbe una penalizzazione. La dead line definitiva per iscriversi alla Lega Pro è venerdì prossimo, quando tutto dovrà essere a posto.