Cosenza: La miccia è accesa, l’entusiasmo è pronto ad esplodere

Si è chiusa con scene di giubilo la lunga settimana all’insegna del leit motiv “noi ci crediamo…e voi?”. Sia chiaro, l’intento non è affatto quello di creare un banale antagonismo tra la categoria dei tifosi più speranzosi e il nutrito gruppo degli scettici. Chi era tra i tremila presenti allo stadio “S.Vito Marulla” era certamente animato dalla speranza e dall’ottimismo e al triplice fischio finale ha gioito tirando fuori tutto il suo orgoglio bruzio. “Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene” (cit.Caressa) è il mood che ora dovrà accompagnare gli sportivi rossoblu all’inizio di un’altra settimana di passione, che sarà vissuta con più pathos della precedente, perché alle spalle c’è già un nemico affrontato e sconfitto grazie ad una perfetta strategia permeata sulla grinta e sullo studio attento ed analitico dell’avversario.

Qui iniziano i meriti di Stefano De Angelis, allenatore giovane che ha saputo già mostrare elasticità di idee e soprattutto intelligenza tattica. Una dote fondamentale per chiunque voglia intraprendere una carriera del genere al giorno d’oggi, perché non sempre capita di avere a disposizione dei calciatori che permettano di interpretare i propri dettami. Il tecnico romano c’aveva provato a stravolgere le sembianze di una squadra improntata esclusivamente sul palla lunga e pedalare, i primi risultati non erano poi così male, ma una volta svanito l’effetto curativo del cambio di panchina erano nuovamente venuti a galla i limiti di una compagine costruita con poco raziocinio.

C’è voluto un pò di tempo per trovare la giusta misura, ma dopo qualche mese il “sarto” è riuscito a cucire l’abito adatto. Sul passaggio del turno del Cosenza ha influito anche il destino che ha giocato un brutto scherzo al buon Letizia a 24 ore del match e ha aperto le porte a Domenico Mungo, protagonista della serata con una doppietta da togliere il fiato. E ora si apre un bel dilemma per il coach, se il furetto di Scampia dovesse recuperare chi dei due rimarrà fuori? Stravolgere l’assetto tattico proprio non si può, sarebbe un azzardo cambiare proprio adesso che la quadratura del cerchio è stata trovata. Così all’orizzonte si intravede un bel dualismo, che a detta degli stessi addetti ai lavori stimola il sano spirito di competizione ed eleva il tasso tecnico del collettivo.

I lupi da oggi non hanno che da concentrarsi solo sul Matera, avversario combattuto strenuamente sia all’andata sotto l’egida di Roselli che al ritorno con il nuovo mister. Sarà un Cosenza diverso da quello che regalò il successo ai lucani nel match dello scorso Gennaio, perché ora l’equilibrio prevale sulla sfrontatezza di quei tempi. I rossoblu potranno contare su un Ettore Mendicino in più, leader nelle parole e nei fatti, assistman prezioso, lottatore indomabile e corridore instancabile. Un consiglio, guardate e riguardate l’azione del primo gol di ieri sera. Siate sinceri, quanti di voi si sarebbero gettati a capofitto su quel pallone apparentemente perso? Ci vogliono gli attributi cari signori, ci vuole caparbietà: eccole le qualità che cercavamo da tempo. Si giocherà nuovamente in notturna, gli appelli non servono, basterà mettersi una mano sul cuore e tirare fuori il senso di appartenenza. Ancora qualche giorno per dire: et voilà, ecco a voi il catino pieno come un uovo, si scalda sempre di più, ribolle, fatelo esplodere questo entusiasmo tanto atteso.

Fonte: www.cosenzapost.it

Categoria: Serie C