Delio Rossi: “Stadi chiusi e partite ravvicinate, abitudini rivoluzionate. E sulla riforma…”
Delio Rossi, ex calciatore e poi allenatore del Foggia, ha parlato nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport della possibilità che venga attuata la riforma dei campionati di cui da tempo si discute ai vertici del calcio. Il tecnico ha un’idea ben precisa in merito al modo in cui la rivoluzione dovrebbe funzionare. Ecco un estratto delle sue parole”
“Tutte le novità tecnologiche sono ben accette, anche se…non bisognerebbe farne un uso improprio – afferma sul VAR -. E’ questione di interpretazioni. A volte non vanno a rivedere, altre si perdono 3, 4 minuti per un fuorigioco: così il calcio perde di spontaneità e non va bene. Stadi chiusi e partite ravvicinate, abitudini rivoluzionate. Mi dispiace che l’Italia non ne abbia approfittato per la riforma dei campionati, tanto valeva ristrutturare il sistema”, ma come lo avrebbe modificato il sistema Delio Rossi? Lo spiega lui stesso attraverso le colonne del CdS: “Semplice, riducendo le squadre. Serie A a 18 e due gironi da 20 di B, riannettendo piazze importanti come Palermo, Bari eccetera. Poi semiprofessionismo”, dichiara prima di concludere aprendo una riflessione sulla Serie C: “Vi sembra che il sistema possa sostenere 60 squadre di C senza ricavi e con le inevitabili conseguenze a cascata sui dipendenti? Io credo di no”, termina.
La riforma, secondo quanto anticipato dal numero uno della FIGC, Gabriele Gravina, potrebbe essere attuata a partire dal 2024, ma in merito ancora non ci sono certezze.
La redazione