Dietro la lavagna: il momento del canto del cigno

Dietro la lavagna: il momento del canto del cigno

Se vi capita di chiedere ad un giocatore qual è il giorno peggiore della settimana, sicuramente vi dirà il mercoledì. Le doppie sedute di questa giornata sono interminabili e sono una vera tortura per le loro gambe. A questo aggiungiamoci la partitella del giovedì, con i muscoli ancora in tensione dopo il lavoro del giorno prima e il cerchio è completo. TuttoLegaPro.com per tenere fede a questo giorno infausto, esordisce come ogni mercoledì con i “Dietro la lavagna” di TLP, l’angolo dove vengono puniti quei giocatori o quelle squadre resesi protagoniste di cose negative nel week-end appena trascorso.

> Albinoleffe:

In casa seriana in molti sono ancora increduli dopo la partita di domenica contro la Giana Erminio. I locali producevano gioco e occasioni (clamorose) da gol e gli ospiti appena mettevano fuori la testa dal guscio andavano a segno. Sembrava stregata la porta difesa da un Ghislazoni in vena di prodezze, a cui hanno fatto il paio il cinismo dei suoi compagni, pronti ad affondare due volti in mezz’ora e chiudere i conti contro un Albinoleffe che non riesce a scrollarsi di dosso quell’aurea di sfortuna che sembra accompagnarlo da inizio stagione.

Al danno – lo 0-3 finale si commenta da solo – c’è la beffa. Negli ultimi minuti di gara la Giana Erminio sfoggiava un palleggio beffardo, umiliante come e peggio del punteggio finale. Vedere correre a vuoto i giocatori dell’Albinoleffe in quegli istanti è stato come osservare un quadro di cui si conosce l’autore e il significato intrinseco della sua opera.

ALBINOBEFFE

> Simone Magnaghi (Venezia):

Come rovinare una prestazione importante corredata anche da un bel gol, con uno sciocco fallo in area di rigore. E’ la domenica di Simone Magnaghi, attaccante degli arancioneroverdi che nel derby contro il Bassano, quando il cronometro ormai si avvicina al quarto d’ora finale, abbatte in area di rigore Furlan in maniera così plateale e ingenua che l’arbitro non pouò far altro che fischiare il rigore che consente al Bassano di espugnare il “Penzo”.

Un fallo da rigore ci può stare, ma di solito uno come Simone Magnaghi, per il ruolo che ha, dovrebbe subirli e non commetterli. Cosa ci faccia il numero nove del Venezia nellla sua area di rigore in un frangente concitato della partita rimane un mistero che solo lui potrebbe spiegarci.

Dottor Jekyll & Mr. Hyde 

> Renate:

Lo score delle pantere tra le mura amiche (in realtà si gioca a Meda, campo neutro) è desolante: tra la scorsa stagione e quella attuale i successi sono sette (sei solo nel 2013/14), mentre se guardiamo i dati delle trasferte, i nerazzurri sono molto più pericolosi con dodici vittorie, di cui tre solo quest’anno.

Anche contro il Pavia l’allergia a giocare in casa e con il dovere di proporre gioco, ha messo in difficoltà la squadra di Boldini che, a dire il vero, la sua partita la disputa anche – vedi una traversa colta nel primo tempo con il pallone che danza beffardo sulla linea prima di uscire -, però manca quel guizzo per migliorare il ruolino di marcia al “Città di Meda”.

Come spesso avviene nel calcio, un errore, anche piccolo, manda all’aria tutto. Stavolta è Jacopo Scaccabarozzi a consentire a Ghiringhelli di potersi tuffare per battere Cincilla di giustezza. Il volto di Adobati un istante dopo il gol del giocatore dei pavesi è tutto un programma.

SCAPIGLIATURE GIOVANILI

Categoria: Serie C