Facciamo i conti: quanto costano le porte chiuse al Bisceglie?
Il campionato di Serie C è stato interrotto ad otto giornate dalla conclusione a causa dell’epidemia di Covid-19 e ancora non c’è una decisione su quello che sarà il destino delle squadre: la stagione verrà interrotta prima oppure si proverà a disputare tutte e 38 le giornate in calendario? Se così fosse è decisamente plausibile l’ipotesi che i match si disputeranno a porte chiuse, nonostante sia un’evidente perdita per la maggior parte delle società.
Ma per il club di Nicola Canonico di quale cifra stiamo parlando? Stando ai dati forniti dalla società in occasione delle gare intere, il club stellato ha un incasso medio che non supera i 5 mila euro (comprensivo di quota abbonati) e, considerando che al Bisceglie resterebbero quattro incontri da disputare al “Ventura” (con Teramo, Monopoli, Cavese e Rieti), la perdita per i soli incontri in casa non supererebbe i 20 mila euro. Inoltre ci sarebbe la questione legata agli abbonamenti: quale sarebbe la quota che la società dovrebbe restituire ai propri tifosi per le gare a cui non hanno potuto assistere?
In ogni caso, si tratterebbe di una perdita minima rispetto a quella di altre formazioni come per esempio il Bari, che ha una media incassi di circa 40 mila euro a partita. Va anche considerato che nelle gare giocate in trasferta, in Serie C, alla squadra ospite spetta il 15% dell’incasso e, visto che il Bisceglie avrebbe dovuto giocare proprio al “San Nicola” (oltre che con Virtus Francavilla, Paganese e Vibonese), parliamo di una cifra che si aggira intorno ai 5 mila euro, che equivarrebbe ad una partita casalinga.
Il presidente Canonico ha già fatto sapere che la posizione del suo club in merito alla questione campionato è quella di bloccare tutto (senza emettere verdetti) e ricominciare tutto appena sarà possibile. Ma per altri team, tra cui lo stesso Bari, questa non sarebbe una strada percorribile, visti gli onerosi investimenti fatti in estate per centrare la promozione diretta. La decisione ultima spetterà alla Lega, che pare sarebbe più propensa a una ripresa dei campionati.
