Francesco Baranca: “Calcioscommesse? Stiamo per denunciare altre gare. Nessuno si azzarda più a quotare la Lega Pro. E se vai in Russia…”

La Lega Pro non è affatto in salute, scommettiamo? La “dritta” arriva da Francesco Baranca, già resosi famoso tra gli addetti ai lavori della terza serie un mese fa, quando rivelò di aver denunciato alla Procura di Busto Arsizio una serie di match sospetti. TuttoLegaPro.com ha intervistato l’esperto responsabile della Federbet, agenzia che si occupa di monitorare i flussi di scommesse. Proprio quelle scommesse che, in queste ultime giornate, sembra impossibile poter fare in Lega Pro…

Iniziamo dal presente: perché ultimamente nei palinsesti è scomparsa buona parte della Lega Pro?

“Il dato eclatante è stato il fatto che nella settimana scorsa nessun bookmakers si sia azzardato a quotare alcun match del girone C: il non quotare le partite è la peggior cosa che possa capitare, poiché chi banca le partite ha la percezione dell’alto rischio di manipolazione che potrebbe esserci una volta introdotte le quote.
Ci sono stati episodi eclatanti nelle settimane precedenti che faranno parte di un supplemento di denuncia e che hanno portato a questa decisione. Ci sono stati pareggi che passavano da quota 3 a 1,2 nel giro di 45 minuti o risultati esatti di 1-1 che passavano da 8 a 1,5 nel pre-gara. Tutte previsioni ampiamente verificatesi. Peraltro risultati che non servivano assolutamente a nessuna delle due squadre. Non si tratta, quindi, di team che avevano bisogno di un punto a testa e si accontentavano del pari, anzi, direi tutto il contrario.
Inserendo in questo discorso anche la Serie B, inoltre, abbiam avuto casi in cui la vittoria di una squadra era abbinata a un altro evento: il gol di entrambe le formazioni o l’inversione di segni tra i due tempi. Il tutto, naturalmente, condito da cambiamenti pesanti nelle quote”.

Quante saranno le gare oggetto del supplemento di denuncia? E quando lo presenterete?

“Non moltissime, sia perché abbiam scelto solo casi particolarmente significativi sia perché le ultime giornate non sono state oggetto di quotazione quindi su di esse non vi sono flussi di scommesse da controllare. All’interno vi sono gare di Lega Pro e di Serie B ma stiamo monitorando anche altri campionati: contiamo di consegnare a breve tutto il materiale a nostra disposizione.
Noi non ce l’abbiam con le squadre ma quando ci troviamo di fronte a episodi eclatanti siam obbligati a denunciare: non spariamo nel mucchio, abbiamo dati oggettivi su cui fare riferimento. Non siamo la polizia, forniamo dei dati sui quali dovranno essere poi svolte delle indagini per capire se qualcosa di sbagliato sia successo o meno secondo la legge. Sul fatto che i movimenti anomali ci fossero stati e ci sono stati è una certezza: impossibile non accorgersene”.

Eppure la Lega Pro, dopo il calcioscommesse di quattro anni fa, sembrava ripulita…

“La verginità del campionato di Lega Pro è stata persa molto tempo fa, purtroppo ci sono episodi che si verificano con costanza e che in questa stagione si sono verificati addirittura molto prima della chiusura del campionato.
La Lega Pro era un campionato impestato nella stagione 2010/11, come lo era la Serie B e in parte quello di A. Le varie inchieste fecero sì che vi furono diversi benefici nella stagione successiva in cui tutto andava bene e anche le gare dell’ultima giornata vennero quotate. Poi, nel campionato 2012/13 la situazione è andata peggiorando, l’anno scorso sul finale avevamo avuto le avvisaglie che qualcosa non andasse e infine, quest’anno, se siamo arrivati a depositare una denuncia alla Procura della Repubblica, evidentemente il clima si era fatto di nuovo irrespirabile. Dopo la denuncia, in questo mese, nel Girone A forse si sono spaventati e l’hanno smessa mentre nei Gironi B e C vi sono stati degli episodi molto particolari. Il sintomo che qualcosa non va si ritrova nel fatto che nessun match nelle ultime partite è stato quotato. Eppure le società, nonostante il tour integrity, non si sono fatte venire dei dubbi dal fatto che nessuno aveva quotato le proprie gare?”

Quindi cosa prevede per il finale di stagione?

“Credo che nessuno si azzarderà più a quotare molte gare in Lega Pro in queste ultime giornate di campionato. Credo che il Girone C non verrà più quotato mentre negli altri gironi partite con squadre che hanno grandi motivazioni da una parte e dall’altra potrebbero entrare nei palinsesti. Eppure settimana scorsa abbiamo quotato tutta l’ultima giornata della quinta divisione inglese, due categorie sotto la Lega Pro. Tra le serie minori dei grandi campionati europei la terza serie italiana è quella di gran lunga messa peggio.
Settimana scorsa sono stato in Russia per parlare con l’unione locale dei bookmakers, nostri partner, particolarmente sensibili al problema del match-fixing. Non le dico le risate che si son fatti quando ho nominato la Serie B e la Lega Pro. Il nostro calcio è famoso oltre i confini nazionali ma non per i motivi sperati
Siamo ritornati all’usanza di quattro anni fa. La situazione non è stata controllata, non si è fatto niente per intervenire e questo è il risultato. Speriamo che l’apertura di una nuova indagine o l’assunzione delle proprie responsabilità possa far migliorare tutto ciò. Non ha senso cercare un format spettacolare per la Lega Pro o valorizzare i giovani se poi dobbiam assistere a finali di campionato di questo genere”. 

Eppure è accaduto che a volte partite sospette, con quote che crollano nel giro di poche ore, poi non finiscono nel modo in cui si pensa…

“Noi guardiamo i dati: è indubbio che la matematica impazzisce nel momento in cui crolla la quota over in un match con due squadre che non segnano mai oppure, durante il live, con una squadra in vantaggio, l’altra continua a essere favoritissima. Dal punto di vista penale la frode sportiva è un reato a consumazione anticipata. Cioè per commettere un crimine non c’è bisogno della realizzazione dell’alterazione dell’evento ma del tentativo di manipolazione. Può capitare, quindi, che il risultato non sia quello sperato, specialmente se i giocatori che decidono di manipolare la gara non sono la maggioranza. Ma rimane lo stesso un reato, forse questo non è chiaro a tutti.
Purtroppo in Italia  le partite si sono sempre aggiustate, la nostra è una questione di mentalità: rispetto al passato, dal moralmente riprovevole si è passati allo scopo di lucro con l’introduzione delle scommesse. Il fenomeno manipolativo adesso esula dalla convenienza sportiva: se prima pareggiavo perché un punto mi aiutava a salvarmi adesso quel pari mi serve per guadagnar soldi anche se è dannoso per la mia classifica”.

Si può capire, guardando una partita, se è truccata o meno?

“Nel momento in cui c’è una manipolazione in atto lo spettacolo in campo non è dei migliori. Tendo sempre ad accomunare doping e partite truccate. Entrambi sono cancri del calcio ma con una grande differenza: mentre il primo, attraverso l’utilizzo di sostanze illecite, serve ad aumentare la prestazione, nei match tarocchi proprio la prestazione viene svilita perché si è costretti a commettere degli errori. Il marchio di fabbrica delle partite truccate è la seguente azione di gioco: l’esterno scende sulla fascia, salta un uomo, crossa in mezzo laddove i difensori centrali non si muovono di un centimetro in modo che l’attaccante arrivi con tutta calma davanti la porta e segni senza problemi. Se andiamo a vedere i dati, su 100 partite truccate 98 hanno questo tipo di copione. Ora che ve l’abbiam svelato magari diventa più difficile farlo (ride NdR)”.

In tutto ciò la Lega ha dimostrato sempre grande attenzione, affidandosi a SportRadar…

“Credo che la Lega Pro abbia commesso un errore madornale, sentirsi al sicuro per avere detto di stare controllando le cose. Ma la situazione è sfuggita di mano. Non me ne voglia il presidente Macalli, di cui ho grandissima stima, ma rispondere a determinate accuse dicendo che non è successo niente potrebbe diventare un boomerang incredibile. Il 4 giugno a Bruxelles al Parlamento Europeo avevam avvisato la Lega Pro di un possibile ritorno del match fixing. La risposta di Macalli fu “Sono tutte stupidate”.
Abbiamo mandato una serie infinita di mail ma non ci ha mai risposto nessuno. Inoltre la Lega Pro fa da scudo dicendo che lavora con SportRadar. Su quest’ultima rispondo con una serie di dati oggettivi: sta lavorando in questo campo, e in particolare con l’UEFA, da tantissimi anni, circa una quindicina. Si è visto un miglioramento nella storia del match-fixing? Mi sa di no. Aggiungo che nelle inchieste “Last Bet” e in altre indagini non sia stata SportRadar a fornire i dati alla polizia. Se io chiamo un medico per curare un particolare tipo di malattia e negli anni tutti i pazienti con quel morbo vanno decedendo, evidentemente la cura non è delle migliori.
In tutto ciò vi è un grandissimo equivoco di fondo: SportRadar lavora per le federazioni, è l’organo che dovrebbe rappresentare la Federcalcio in un atto di eventuale accusa. Come può lavorare per una Lega, dal momento che gli interessi di quest’ultima sono diversi da quelli della federazione, perché una Lega deve tutelare le proprie squadre? Conflitto d’interessi? Beh, giudichi lei…”.

SportRadar organizza l’Integrity Tour, sponsorizzato dalla Lega Pro anche nelle patch ufficiali. Non le sembra di essere troppo drastico?

“Le dico che l’Integrity Tour si svolge, oltre che in Lega Pro, nei campionati di Malta, Indonesia e Cipro. Basta fare una ricerca su internet per scoprire cosa accada in questi campionati (ride NdR).
Tornando alla sua domanda, si tratta di un incontro di carattere annuale in cui viene spiegato ai giocatori che truccare le partite è una cosa brutta e che potrei andar incontro a conseguenze ancor peggiori. Ma non viene detto, però, che mi stai controllando, facendomi venire l’idea che forse è meglio smetterla. E nemmeno mi mostri dei dati perché quei tipi di report SportRadar può darli solo alla federazione e non alla squadra. Per questo i risultati non mi sembrano eccelsi anche se non sta a me giudicare il lavoro di coloro che si definiscono nostri concorrenti pur non essendolo, dal momento che noi ci rivolgiamo alle società e loro alle federazioni, due attività completamente diverse”. 

Le società come possono evitare tali manipolazioni? Non basta promettere premi in caso di raggiungimento dell’obiettivo finale?

“Bisogna sempre entrare nella mentalità del calciatore: ad alcuni di loro, che la propria società ottenga o meno la salvezza o la promozione, non gliene può fregar di meno. A Paoloni, il famoso portiere che fece scoppiare lo scandalo in Lega Pro, poteva interessare che la Cremonese perdesse o meno? La soluzione del problema sta nel far capire ai giocatori che sono controllati e che possono subire sanzioni serie.
Porto l’esempio emblematico di Varese-Catania, match di Serie B di inizio aprile. La quota degli etnei crolla in maniera assurda, avvertiamo subito i biancorossi avendo un contratto con loro. E loro cosa fanno? Si autodenunciano, spiegando alla Procura Federale che sta succedendo qualcosa di strano. Nel giro di due ore la quota del Catania è tornata ai valori iniziali. Sarà stato un caso?”

Quanti danni può generare il calcioscommesse?

“Una marea. Partite pilotate significano meno spettatori allo stadio perché la gente non è stupida. Inoltre gli sponsor si disinnamorano e si allontanano dal calcio, mentre i calciatori implicati finiscono la carriera anzitempo perché nel settore sanno chi sono e nessuno li ingaggia più. Senza dimenticare le vincite fraudolente da un lato e scommettitori ignari che perdono i loro soldi prima ancora che il match sia iniziato dall’altro”.

In chiusura, a proposito di scommesse, il presidente Macalli chiederà ai vari bookmakers il diritto di scommettere sulla Lega Pro. Che ne pensa?

“Lei, se fosse un bookmaker, pagherebbe il diritto di scommettere su una cosa che è completamente al di fuori di ogni regolarità? Prima si pulisca il campionato, poi forse ci saranno agenzie contente di poter pagare sulla possibilità di scommettere”.   

 

 

Categoria: Serie C