Ghirelli: “Playoff? Rinunce confermano le difficoltà”
Intervistato da tmw radio, tra le varie cose, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli si è soffermato sulle defezioni ai playoff in Serie C: “Siamo sessanta squadre, avevamo ventitré turni e se fossimo partiti il 21 giugno a giocare avremmo finito ad inizio settembre, sperando che nel frattempo non fosse successo altro. Era improponibile terminare il campionato per intero, tecnicamente impossibile. In una situazione che, pur con una caduta del rischio, vede ancora ampia la possibilità che accadano problemi legati al virus, noi abbiamo sessanta società e tantissimi movimenti, è un pericolo ulteriore da evitare. Non dimentichiamo che i sessanta medici della Lega Pro sono tutti volontari, un percorso del genere diventa difficile. Ci sono poi società che hanno forza economica differente ed è da quel 21 febbraio non entra un euro nelle casse della Lega Pro. Le rinunce sono la dimostrazione che c’è una seria difficoltà, non raccontavamo frottole. C’è chi dice che siamo professionisti e che dobbiamo marciare alla stessa velocità. Alt. Non ho replicato per un motivo solo, i tre livelli del professionismo sono diversi per risorse finanziarie, caratteristiche territoriali e responsabilità, sennò avrebbero tutti gli stessi soldi, strutture e stili manageriali. Il fatto che quelle cinque-sei squadre rinuncino ai playoff, significa che le difficoltà sono presenti, e il 7 maggio non avevamo tutti i torti: è la conferma che abbiamo un problema. Ora però si è aperta un’altra strada, mi dispiace veramente per chi retrocederà, mi auguro che possano utilizzare la riammissione o il ripescaggio per tornare in Serie C, ma la situazione è questa”.