Atmosfera delle grandi occasioni al XXI Settembre – Franco Salerno, teatro di Matera-Venezia, finale d’andata della Coppa Italia di Lega Pro. Auteri schiera il tridente pronosticato alla vigilia, undici ipotizzato confermato anche nel Venezia.
Parte subito forte il Matera, che tiene bene il campo e prova a far del male ai lagunari in velocità. Al 12’ la prima grande occasione per i lucani: De Franco recupera una gran palla a centrocampo e serve Carretta in area di rigore con la difesa lagunare alta, il salentino prova a servire rasoterra Negro ma il suo passaggio termina fuori. Un minuto più tardi ancora Venezia in difficoltà, pericoloso cross di Di Lorenzo dalla destra sventato prontamente dalla difesa lagunare. Al 21’ Casoli lavora una gran palla per Armellino che dal limite dell’area di rigore prova la botta, a lato di molto. Ancora biancazzurri al 23’: Di Lorenzo penetra in area di rigore, uno-due con Carretta che gli ridà indietro la sfera, l’esterno tira a botta sicura ma Vicario si rifugia con un grande intervento in angolo, dal quale poi non nasce niente. Al 35’ contropiede micidiale del Venezia, ma De Franco chiude Ferrari davanti a Tozzo con un grande intervento. La costruzione del gioco del Matera passa tutta da De Rose: aperture a destra e sinistra, frecce laterali lucane in serata e difesa lagunare chiamata agli straordinari. Al 43’ disimpegno difensivo errato del Matera, Tortori passa palla a Stulac che dal limite lascia partire un flebile sinistro, preda di Tozzo. Proprio quando tutti credevano in uno 0-0 a fine primo tempo, il Matera passa: Carretta ci crede e recupera palla sul fondo per servire in area centralmente Maikol Negro, che di prima calcia beffando Vicario. 1-0 per i padroni di casa. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Alla ripresa, nessun cambio. Parte bene ancora la squadra di casa, spinta dal pubblico amico.
Al 5’ palo clamoroso: uno-due Casoli-Negro, quest’ultimo serve filtrante l’esterno sinistro biancazzurro che prova a mettere nel mezzo, Zampano devia e la palla si esprime con una traiettoria strana, stampandosi sul palo. Libera poi Cernuto, Venezia che si salva. Al 10’ pericolosi i lagunari: Caccavallo serve Ferrari al limite dell’area di rigore, il punteros prova la botta di destro che per poco non beffa Tozzo, sfiorando il palo alla sua sinistra. Si rivede il Matera al 16’: Armellino va al tiro al volo dopo aver ricevuto da corner, devia con la schiena Malomo e la palla sfiora il palo alla sinistra di Vicario. Un minuto dopo Matera che recupera subito palla, Negro serve Strambelli che dai 30 metri prova il sinistro, ancora una volta la sfera sfiora il palo e termina sul fondo. Al 19’ ancora Malomo, il Venezia tiene duro grazie ai pronti interventi del suo difensore: De Rose serve Di Lorenzo che accorre in area di rigore sulla destra, il cross dell’esterno è preda del centrale lagunare, che anticipa Negro. Al 24’ pericoloso Caccavallo per il Venezia: dribbling al rientrare da destra a sinistra e conclusione a giro che sfiora il palo alla destra di Tozzo, brividi per il Matera. Al 28’ cambio nel Matera, con Sartore che rileva Strambelli. Il barese, non felice della sostituzione, manda a quel paese Auteri, che gli aveva teso la mano per salutarlo. Potente conclusione di Armellino su servizio di De Rose dai trenta metri, palla sul fondo ma non troppo lontana dallo specchio della porta difeso da Vicario. Al 34’ grande scatto di Carretta sulla fascia sinistra, il gallipolino si porta avanti la palla col tacco bruciando Garofalo e penetrando liberamente in area di rigore, servizio su Sartore salvato da Cernuto in spaccata. Un minuto dopo espulso Ingrosso nel Matera.
Il difensore insacca con la mano una punizione di Carretta dalla sinistra: già ammonito, l’arbitro non ha dubbi e lo manda anzitempo sotto la doccia. Inserisce l’uomo in avanti Inzaghi: dentro Moreo, fuori Zampano. I lagunari provano il tutto per tutto, corre ai ripari mister Auteri: Meola sostituisce Negro, che esce tra gli applausi del suo pubblico. Punizione dai venticinque metri per il Venezia, De Rose ha fermato Tortori con un intervento irregolare: alla battuta Garofali, devia la barriera lucana in angolo facendo venire i brividi a Tozzo. Ci prova ancora il Venezia, con la conclusione di Stulac dai trenta metri direttamente tra le braccia di Tozzo. L’arbitro assegna tre di recupero, Auteri richiama in panchina Carretta per inserire Salandria e coprirsi per gli ultimi attacchi. Non c’è più tempo, il Matera vince meritatamente l’andata della finale di Coppa Italia di Lega Pro sul Venezia: basta il gol di Negro, appuntamento sulla laguna il 26 aprile per lo scontro decisivo.
Fonte – www.matera.iamcalcio.it