Melfi, ds Di Bari: “Caturano una scommessa vinta”

Melfi, ds Di Bari: “Caturano una scommessa vinta”

Il Melfi non è ancora in salvo, però ha ridotto il numero delle partite che lo dividono dalla fine del campionato e si trova a dieci punti di vantaggio sui play-out, con una penalizzazione già ricevuta per inadempienze amministrative. La squadra in campo ha ben figurato, la rosa è giovane e questo potrebbe portare la società lucana a ricevere dei crediti dalla Federcalcio. Il ds Riccardo Di Bari è uno degli artefici del “miracolo Melfi”, così come i calciatori e così come l’allenatore Bitetto, la proprietà e lo staff tecnico. La ciliegina sulla torta è la vittoria esterna riportata dai melfitani a Caserta per 3-2. Questo il pensiero di Di Bari reso a TuttoLegaPro.com.

“Direi che la prestazione di Caserta è stata la prestazione di tutto il campionato da parte del Melfi – spiega Di Bari – Per buona parte di questa stagione, secondo l’opinione di molta gente competente, abbiamo offerto un buon gioco, questo vuol dire che la gente che capisce di calcio ci apprezza. Ciò fa piacere. Probabilmente la nostra rosa è la seconda o la terza squadra più giovane in tutta la Lega Pro, e gli apprezzamenti ci rendono orgogliosi”.

A Caserta avete vinto contro una squadra che era in zona play-off.

“Ma la Casertana è ancora in lotta per i play-off, deve giocare la partita di recupero col Martina, quindi penso possa ancora farcela. Diciamo che da parte nostra è stata una prestazione straordinaria, in altre partite gli episodi non erano stati favorevoli a noi. Ci è capitato di non vincere per diverse partite nel girone d’andata per episodi. Per la salvezza matematica ci manca qualche punto, ma da martedì ci prepareremo a questa sfida interna con il Lecce che non sarà per noi agevole. Non sappiamo dove potremo arrivare, ma giochiamo partita per partita per ottenere il massimo. Sul campo abbiamo fatto quaranta punti, e se tali fossero rimasti anche in classifica, saremmo stati più certi anche della matematica salvezza”.

Se qualcuno le avesse predetto a inizio stagione che la sua squadra si sarebbe salvata ci avrebbe creduto?

“Personalmente, dopo le tante difficoltà che abbiamo vissuto noi a livello economico e logistico, è un grande risultato. Vorrei fare un appello alla città di Melfi e dire che c’è un patrimonio calcistico che va salvaguardato, soprattutto in prospettiva futura. Questi giocatori meritano davvero tanto per ciò che hanno dato in questa stagione, ma facevo molto affidamento su mister Bitetto che è il punto di riferimento per questo lavoro. L’allenatore ha recitato un ruolo importate, ero tranquillo e sereno anche perché con il mister c’è uno staff eccellente. Sono stati presi giovani di qualità che oggi come oggi credo possano anche fare il salto di qualità, almeno qualcuno di loro”.

Pensa che ci siano tanti giocatori che hanno fatto la differenza?

Sicuramente. Caturano meriterebbe un elogio per come ha giocato bene, Spezzani ha fatto un grande campionato, Guerriera ha giocato benissimo e poteva interessare a qualsiasi altra squadra di Lega Pro, poi potrei citare Pinna, Agnello, Dermaku, lo stesso Gallo che si sta ritagliando dello spazio importante dopo che era arrivato in condizioni non perfette, comunque probabilmente vanno elogiati tutti in primis. Qualcuno magari si è espresso una spanna sopra gli altri e penso che possa fare il salto di qualità, ne sarei felice perché significa che tutti abbiamo lavorato bene”.

Parliamo di Caturano: lei l’ha preso all’ultimo giorno di mercato dalla Casertana anticipando anche l’Aversa Normanna. È stata una sua scommessa.

“Effettivamente, con le difficoltà che avevamo avuto noi, rispetto ad altre società che erano state libere di operare noi eravamo costretti a seguire degli input precisi. Per poter ingaggiare un attaccante, dovevamo cedere un altro attaccante, che era Ricciardo, il quale non rientrava nei piani tecnici e in quelli della società. Allora, quando lavori in queste condizioni di difficoltà poteva succedere che non avremmo preso Caturano. Io Caturano l’avrei potuto prendere anche un mese prima perché lo conoscevo dai tempi di Andria, ma dovevamo cedere un giocatore nello stesso ruolo. Proprio agli ultimi minuti è stato effettuato lo scambio con la Casertana, meno male che siamo riusciti in questo. Comunque, i miei complimenti vanno anche a mister Bitetto perché è riuscito a tirare fuori il meglio da Caturano, così come dagli altri compagni di squadra. Caturano non avevamo mai superato i dieci gol nelle precedenti stagioni, ma ha delle potenzialità straordinarie, e credo abbia raggiunto l’equilibrio mentale e umano. Si meriterebbe tanto, perché si è sempre messo a disposizione del gruppo e ha fatto gioco di squadra. Spero continui a segnare ancora”.

È vero che c’è anche l’Empoli su Caturano?

Penso che il giocatore abbia dimostrato una professionalità unica perché sta concentrandosi a finire bene questo campionato col Melfi, e le voci avrebbero potuto distoglierlo. Penso che anche qualche squadra di categoria superiore possa essere interessata a Caturano. A fine campionato è chiaro che mi aspetto qualche richiesta, non so se lui ha ricevuto qualche contatto, ma i giochi sono ancora in ballo, quindi è prematuro. Gli auguro di poter fare il salto di qualità”.

Il futuro suo personale quale potrebbe essere?

“La questione ancora non me la sono posta. So solo che sono felicissimo e contento dopo la partita di Caserta. Quando uno vede realizzare un risultato si sente appagato, e io sono contento che il Melfi abbia quasi raggiunto la salvezza matematica, che era l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Non so quale potrebbe essere il futuro, ma mi concentro sul finale di campionato: sono quindici anni che faccio la Lega Pro: nella mia carriera non sono mai arrivato in Serie B, ci sono stato sempre così vicino, come quando nel 2003 ero il direttore sportivo del Martina e avevamo perso la finale play-off col Pescara. Potevamo essere ripescati in B, invece venne ammessa direttamente la Fiorentina che aveva appena vinto il campionato di C2, quindi un caso che probabilmente sarebbe fuori dal regolamento. Ecco perché dico che il calcio va riformato. Sono stato anche ds della Pro Patria quando c’era Lerda in panchina, ero stato al Foggia quando perdemmo la finale con l’Avellino, quando avevamo sfiorato la B in queste occasioni. Qualcosa mi è mancato nella carriera”.

Dopo la salvezza l’ammissione alla Coppa Italia potrebbe essere un vostro obiettivo?

“Questa squadra non ha limiti. Noi ora festeggiamo questa Santa Pasqua, dopo le festività penseremo alla prossima partita. Speriamo di poter rendere la vita difficile al Lecce, poi quando raggiungeremo la salvezza matematica vedremo se riusciremo anche a prenderci qualche soddisfazione”.

Un augurio di Pasqua?

“Sì, faccio un augurio di buona Pasqua a tutti i lettori, e in particolare alla gente di Melfi affinché possa tener presente che il patrimonio calcistico di questa città va tutelato in tutto e per tutto”.

Categoria: Serie C