Messina-Catania: derby rovente, tra passato e presente
Oggi pomeriggio, alle ore 14.30, allo stadio “San Filippo – Franco Scoglio” di Messina andrà in scena uno dei tanti derby siciliani di questo girone C di Lega Pro, quello tra i peloritani di Cristiano Lucarelli e il Catania di Mario Petrone. Una sfida molto attesa da ambo le parti, in primis per la rivalità esistente tra le due compagini, spesso purtroppo non limitatasi al campo, poi a seguito delle dichiarazioni prepartita di alcuni dei massimi dirigenti delle due società. Proto, insediatosi in settimana, si è autodefinito un vincente, considerati i risultati ottenuti nel corso della sua carriera ed ha sottolineato che, a Messina, dopo l’era Franza ci sia stato il vuoto, anche nell’era Lo Monaco. Ha, inoltre, ripercorso il suo passato a Catania, sia nel club rossoazzurro che nella sua “creazione”, l’Atletico Catania, affermando come la città etnea non fosse pronta, al tempo, ad accogliere due squadre. A rincarare la dose, in casa Messina, ci ha pensato il neo Ds Marcello Pitino, lo scorso anno proprio a Catania, che ha affermato come senza il suo lavoro (e quello dei suoi partner societari) il club sarebbe fallito ed oggi non militerebbe in Lega Pro. Parole, queste, ma anche quelle di Proto, che non sono passate sotto traccia, anzi hanno suscitato una piccata risposta da parte dell’AD etneo Pietro Lo Monaco. Quest’ultimo, ex presidente del Messina, ha ironicamente augurato buona fortuna a Proto, ripercorrendo poi le tappe della sua avventura in riva allo Stretto, ed ha, inoltre, affermato come le parole di Pitino non corrispondano a verità, anzi, a detta sua, proprio la gestione della scorsa stagione in casa Catania, sarebbe stata condotta in modo sprovveduto, firmando alcuni contratti definiti “amorali”.
Una sfida importante, inoltre, per la situazione di classifica di entrambe le squadre: il Messina cerca punti pesanti per la corsa salvezza; il Catania vuole fortemente consolidare la propria posizione playoff.
Il Messina è reduce dalla sconfitta di Pagani, un 2-0 che ha fatto scivolare i peloritani al quattordicesimo posto in classifica, a quota 27. La novità più grande della settimana, però, è l’arrivo di Franco Proto, nuovo proprietario dopo l’era Stracuzzi terminata nel caos. Per quanto riguarda il campo, Lucarelli dovrebbe confermare, per buona parte, il sistema di gioco utilizzato nelle ultime settimane, un 4-3-1-2 fondato su una buona qualità in mezzo al campo. Berardi difenderà, come di consueto, i pali; linea difensiva che sarà composta da Saitta e De Vito, sugli esterni, con Maccarrone e Marseglia al centro, considerata l’assenza di Rea. In mediana, spazio a Musacci, Silva e Sanseverino, con Mancini pronto ad agire alle spalle di Milinkovic e Anastasi. La presenza di quest’ultimo, però, è in dubbio per alcuni acciacchi fisici. Non dovesse farcela, ci sarebbe spazio per uno tra Ferri, Madonia o Ventola. Improbabile l’utilizzo del nuovo arrivato Plasmati.
D’altro canto, il Catania è reduce dal pareggio interno contro il Taranto per 0-0. 36 i punti in classifica degli etnei, che necessitano di un successo per risalire la china in classifica. Petrone dovrebbe optare per un 4-4-2 che in certi frangenti potrebbe tramutarsi in un 4-2-3-1. Pisseri difenderà i pali. Difesa composta da Parisi, a destra, e Djordjevic, a sinistra, con Bergamelli e Marchese centrali, ma attenzione alla possibilità di vedere quest’ultimo dirottato a sinistra con il brasiliano Gil titolare e Djordjevic in panchina. In mediana, sicuro del posto Biagianti, per l’altra maglia da titolare è ballottaggio tra Scoppa e Bucolo. Batteria offensiva che sarà composta da quattro uomini: certi di partire dal 1′ saranno Di Grazia, Tavares e Pozzebon. L’altro prescelto sarà uno tra Russotto e Mazzarani.