Messina, Grassadonia: “Lerda? Chi vince esulta, chi perde spiega. Loro 40 anni più di noi. E non amo le sceneggiate napoletane”
Carico come una molla. Gianluca Grassadonia sfoga la tensione accumulatasi in casa Messina nelle ultime settimane. Le tre sconfitte consecutive, però, sono già state mandate in archivio dalla grande impresa contro il Lecce. Il tecnico dei siciliani risponde a tutte le critiche, caustico ma con il suo solito aplomb: “Lerda parla di vittoria immeritata da parte nostra? Chi vince esulta chi perde spiega. Non mi interessa nulla di quello che dice il mio collega. Io guardo in casa mia non in quella degli altri. Loro avevano 40 anni più di noi ed erano pure passati in vantaggio.
Abbiamo subìto bastonate pesantissime, deve crescere tutta la squadra e anche il suo allenatore. Il nuovo modulo? Abbiam preferito cambiare per ritrovarci, tutti insieme. Sono campano ma non amo le sceneggiate napoletane, da capitano sono affondato insieme alla squadra senza cambiare comportamento. Adesso però servono continuità e lavoro, bisogna ritrovare l’autostima. Abbiam giocato con testa e cuore, facendo di necessità virtù”.
In chiusura il tecnico si è dilungato in un’analisi dei singoli: “Questione portiere? Lagomarsini è rimasto fuori perché doveva recuperare dal punto di vista mentale. Iuliano ha giocato con l’esperienza e la qualità che lo contraddistinguono, ho 23 giocatori e posso far giocarli tutti.
Pepe ha cambiato la partita. L’ha cambiata e l’ha spezzata. Lo conoscevo da prima, so quanto potrà darci. Finora aveva fatto male perché fuori posizione, gli serviva tempo per ambientarsi”.