Pres Crotone: “Dobbiamo ridurre il monte ingaggi. Ds? Sarà un esperto”
Gianni Vrenna, presidente del Crotone, è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa rossoblù: “C’è stato un momento di grande riflessione dovuto alla delusione avuta quest’anno, nonostante la squadra abbia fatto 80 punti. Purtroppo la Lega Pro è l’inferno del calcio: lo dimostrano anche le regole, siamo rimasti un mese fermi, spero che qualche presidente sia d’accordo con me e si possa cambiare format. Avevamo una squadra importante e abbiamo fatto di tutto per risalire. Sono qui per ripartire: in tanti parlano di ridimensionamento ma noi ripartiamo dal modo in cui volevamo fare calcio prima, il calcio che il Crotone ha sempre fatto, puntando sui giovani perché non è detto che non si possa vincere coi giovani. Saluto il ds Conti che non sarà più dei nostri: da qui a breve arriverà un nuovo direttore sportivo e insieme a lui e al dg Raffaele sceglieremo allenatore e staff tecnico“.
“Come imposteremo la squadra? E’ una domanda a cui potrò rispondere più in là. Noi quest’anno abbiamo sotto contratto circa 34 calciatori. Non sarà un ridimensionamento ma dobbiamo guardare il budget se vogliamo continuare a fare calcio senza far saltare il banco. Dovremo sfoltire, ma terremo chi vorrà proseguire nel nostro progetto“.
“Messaggio ai tifosi? La prima delusione è la nostra. Ma ci stiamo rialzando. Dobbiamo salvaguardare la società e il bilancio perché dietro ci sono le aziende che ci permettono di fare calcio“.
“Quale è il profilo dell’allenatore che cerchiamo? Pazienza? Non posso dire nulla perché dovremo sederci al tavolo col nuovo ds. Al momento non c’è nulla di ufficiale e non abbiamo fatto alcun tipo di discorso con alcun allenatore“.
“Gli umori della piazza non fanno bene agli allenatori? Si devono fare analisi a 360 gradi. Il calcio è soprattutto testa, quando una squadra è timorosa poi succede quanto accaduto nei playoff. Ad alcune squadre gira tutto bene, a noi è girata male. Se questa squadra avesse potuto avere la possibilità di passare contro il Foggia, per come si esprimeva saremmo potuti essere noi in finale. Forse negli ultimi anni non abbiamo azzeccato le scelte“.
“Chi sarà il nuovo direttore sportivo? Sarà una persona esperta che conosce la categoria“.
“La rosa? Dobbiamo abbassare tanto il monte salari: abbiamo speso 7 milioni e mezzo e neanche in B ci sono questi contratti. Dobbiamo scegliere l’allenatore e poi la rosa. Tanti giocatori sanno che dovranno andare via perché non siamo più nelle condizioni di poterli sostenere. Non dobbiamo fare proclami di vittoria, ma tornare alle dimensioni del Crotone: 2-3 chiocce e giovani di prospettiva. Da lì ricominciare a fare le plusvalenze, quelle vere e non quelle fasulle“.
“Se mi aspettavo il crollo nei playoff? Prima dei playoff la mia grande preoccupazione era il lungo stop, l’ho detto in tutte le salse. Questo tipo di format penalizza tanto le squadre che arrivano seconde e terze. Ci sono delle statistiche, spesso è capitato che le seconde siano uscite. Quando si ricomincia a giocare, da lì parte l’entusiasmo che manca a chi sta fermo un mese. C’è calo mentale e anche fisico. Ma questa non dev’essere una giustificazione“.
“Che cosa è scattato in me e mi ha dato la forza di proseguire? L’amore per questa società e per questa città. Ripeto che la delusione è stata grande e mi sono dovuto fermare un attimo a riflettere per poi trarre le mie considerazioni e ripartire per come abbiamo costruito negli anni il Crotone calcio“.
“Un’ossatura da mantenere? Una base c’è ed è importante. Si riparte da lì, ma sono scelte che faremo insieme al ds e all’allenatore. Ma confermo che una base c’è“.
“Di Bari il nuovo ds? A breve sarete edotti sul suo nome. Siamo vicini a chiudere. Deve metterci la faccia nel bene e nel male“.
“Il direttore generale? E’ stato fatto un lavoro eccellente dal punto di vista tecnico, ma se ti trovi una squadra che fa 100 punti quando tu ne fai 80… Ribadisco il concetto che il format dei playoff della Lega Pro è sbagliato. Noi ci troviamo nelle sabbie mobili del calcio e uscirne è difficile“.
“Puntate a cambiare il format playoff? Mi farò portavoce di altri presidenti, ci sono società importanti e con loro farò determinati ragionamenti: chi investe tanto dev’essere salvaguardato, se è possibile. Chiamerò i colleghi e vedremo se riusciremo a cambiare almeno parzialmente il format. Il voto del Crotone vale come quello del Francavilla, del Lecco e del Picerno: uno vale uno. Scendi, prendi il paracadute, ma per due anni non prendi il minutaggio? Questo è l’inferno del calcio! Che senso hanno 60 squadre e tre gironi?“.