Presunta combine Picerno-Bitonto, emergono dettagli e confessioni che alleggerirebbero posizione società
Lunedì 31 agosto sarà il giorno più importante della storia del calcio bitontino. Il Tribunale della Figc, infatti, sarà chiamato ad esprimersi sul pasticciaccio brutto, e ormai purtroppo noto, di Picerno-Bitonto dell’ultima giornata della stagione 2018/2019. L’udienza di dibattimento è fissata per le 11.
Sarebbe arrivata qualche giorno fa, infatti, la clamorosa confessione di 4 calciatori coinvolti che avrebbero confermato la combine dichiarando di aver agito all’insaputa della società neroverde. Società su cui pende l’accusa della Procura Figc di “responsabilità diretta e oggettiva” e che, è bene ricordarlo, risulterebbe coinvolta attraverso il Presidente Francesco Rossiello e il segretario Paolo D’Aucelli solamente per la parte sportiva e non della procura penale.
Nel lungo carteggio della Procura di Bari, infatti, non esiste alcuna traccia di un coinvolgimento diretto del Presidente e del Segretario. Non una telefonata, non un commento. Nulla. A spingere la Procura Federale Figc ad accusare direttamente la società sarebbero solamente un paio di conversazioni telefoniche tra due calciatori, una per ciascun protagonista, in cui Presidente e Segretario sono rispettivamente nominati, per aspetti tutt’altro che riferibili certamente, oltre ogni ragionevole dubbio, alla combine. Ergo, nella vicenda vi entrerebbero solo indirettamente.