Ritorno ottavi di finale Play off Lega Pro: chi sale e chi scende

Torna con le gare di ritorno degli ottavi di finale play off, e in una veste tutta nuova, la rubrica firmata TuttoLegaPro.com: questa settimana abbiamo individuato “chi sale e chi scende” al termine del secondo turno delle gare valide per gli spareggi promozione. Giocatori, allenatori, tifoserie, situazioni accadute nel corso delle gare, tutto è passato sotto la nostra lente di ingrandimento per scovare i protagonisti meritevoli di citazione, al termine degli appuntamenti che ci traghettano alla Final Eight.
Ecco “chi sale e chi scende”:

CHI SALE:

La Giana Erminio: un grazie immenso agli uomini di mister Albè, e a tutto l’ambiente biancazzurro, va sicuramente detto perchè terminano questa stagione – agli ottavi di finale play off – a testa più che alta, avendo fatto sognare tanti appassionati di calcio, non necessariamente tifosi: perchè hanno dimostrato che le favole esistono ancora, e, nonostante spesso provano a dirci che non è così, ogni tanto è bello tornare bambini e vivere ancora di emozioni. Quelle vere, da nodo allo stomaco, che ti stampano un sorriso sul volto e ti strozzano magari una lacrima di gioia negli occhi. La speranza è adesso che questo sia un punto di partenza per la compagine lombarda, che ha iniziato un cammino lungo anni, che è sempre andato in crescendo: in fondo, come scrive Sir James Matthew Barrie nel suo famoso libro “Le avventure di Peter Pan”, “forse tutti noi saremmo in grado di volare se fossimo assolutamente certi della nostra capacità di farlo come l’ebbe, quella sera, il coraggioso Peter”. E come ha dimostrato di avere la Giana

La sportività dell’Albinoleffe: ormai i social network fanno parte del calcio, e vedere che una squadra, sui propri canali, posta una foto dell’avversario che entra sul rettangolo verde nel pre gara per dargli il benvenuto è cosa davvero rara, ma i lombardi lo fanno. Non solo, accoglienza massima anche per tutta la sponda Lucchese – avversaria di turno – in tutto l’impianto, e grande sportività nel finale quando, prima ancora di analizzare la partita, tutti i componenti della Celeste presentatisi in conferenza stampa hanno fatto i complimenti ai toscani. Dovrebbe essere prassi, ma in Italia la cultura sportiva è un pò diversa: ma questo è il vero fair play, oltre ogni terzo tempo e altre imposizioni dettate dai regolamenti federali. Che tanto, signori si nasce

I portieri: nel libro “Gli occhi della tigre”, Sorrentino offre questa descrizione degli estremi difensori: “perché i portieri, da sempre, hanno qualcosa in più degli altri. Folli forse. Spericolati anche. Meno calciatori degli altri sicuramente. Nel senso migliore del termine. Cadono e si rialzano”. E c’è tanto di vero in tutto questo, nel raccontare un ruolo che rimane alle volte più in ombra degli altri, ingiustamente, visto che spesso sono invece un valore aggiunto. Come dimostrato ieri, in un mercoledì che è stato quello dei numeri uno, indipendente dai risultati raggiunti dalle proprie squadre: Viotti della Giana Erminio e Pegorin della Sambenedettese, pur dovendo dire addio al sogno Serie B, hanno dimostrato tutto il loro valore con prestazioni – del primo in particolare – da lode in pagella, Perina blinda la qualificazione del Cosenza a cospetto di un Matera indiavolato, Nobile fa lo stesso per quel che riguarda la Lucchese e altrettanto si può dire di Mazzoni, che vede il suo Livorno soffrire più del previsto ma dice “no” in due occasioni decisive alla Virtus Francavilla; e un gol, che avrebbe potuto compromettere la qualificazione del Lecce, lo evita Perucchini. Nota di merito anche a Nordi: in un paio di circostanze dove la Lucchese si fa pericolosa, il portiere evita all’Albinoleffe il gol, dando modo ai suoi di crederci fino al 90′, anche se poi la Celeste ha visto sfumare i quarti di finale

CHI SCENDE:

Le perenni polemiche (Matera): domenica fu patron Columella a recriminare torti arbitrali che avevano a suo dire pregiudicato la partita contro il Cosenza, oggi tocca invece a mister Auteri dire addirittura che i calabresi non hanno meritato la qualificazione: squadra – secondo il tecnico lucano – senza linea difensiva, che ha subito il gioco avversario, al quale è andata bene sul versante episodi. Disamine che possono in parte essere vere, effettivamente il Matera ha chiuso il match con ben 14 corner conquistati e con una mole spropositata di occasioni create, ma perchè denigrare sempre l’avversario? Non è la prima volta che più che concentrarsi su ciò che accede in casa propria i biancazzurra pensano a parlare degli altri: atteggiamento che alla lunga risulta stucchevole. Proprio lo stesso Auteri in conferenza ha ancora detto che “bisogna anche saper perdere soprattutto quando si perde così”: ecco, lavorare allora su questo aspetto, che un pò più di umiltà non guasta mai

L’infortunio di Mingazzini (Lucchese): ecco che nel momento cruciale della stagione, quando crederci è ormai doveroso per tutto quello che di immenso è stato finora fatto, la coscia dell’esperto centrocampista mette un pò nei guai la Lucchese. Da vero leone – ops, pantera – quale è, Mingazzini era sceso in campo domenica scorsa nonostante una forma non ottimale a causa di una piccola lesione al retto femorale rimediata la settimana prima in quel di Arezzo, e ieri ha voluto comunque dare il suo contributo alla squadra subentrando: ma la partita del classe ’80 è durata poco, e ora si attende il responso medico, che non lascia però presagire niente buono. E una squadra senza un faro, perchè Mingazzini questo è, dovrà rimboccarsi le maniche ancora di più…

Categoria: Serie C