Savoia, la denuncia dei giocatori: “Tutto programmato, volevano farci fuori. Siamo stati lasciati soli”
“C’è tanta amarezza e delusione. Sono convinto che era tutto programmato. Volevano farci fuori”. Non usa giri di parole Francesco Scarpa, capitano del Savoia, presentatosi ieri in conferenza stampa con una rappresentativa di giocatori della squadra di Torre Annunziata. I calciatori hanno voluto dire la loro in merito ai punti di penalizzazione restitituiti alla Reggina, che hanno consentito agli amaranto di scavalcare i campani in classifica e poter disputare il play-out col Messina. Savoia invece che retrocedere direttamente in Serie D.
Come riportato da SoloSavoia.it, Scarpa ha dichiarato: “Dare questa sentenza ad appena due giorni dai play out lo ritengo come qualcosa di preparato a tavolino. Non ci volevano. E’ stata la pagina più triste di tutta la mia carriera. Tutti noi, lo staff e i collaboratori avremmo meritato di salvarci. Ci hanno fatto un’ingiustizia. E’ stato un anno difficilissimo. Sul campo abbiamo dato tutto. I miei compagni di squadra vanno solo elogiati”.
Parole al vetriolo di Scarpa anche verso la società: “Quale società? Credo che mercoledì sera già sapevano la decisione. Hanno rinviato di un giorno magari sperando che qualcuno della società si facesse avanti per tentare un intervento dell’ultimo momento. Ma non è stato così ed eccoci retrocessi in D”.
Gli fa eco un’altra bandiera della squadra oplontina, in portiere Raffaele Gragnaniello: “Penso che qui abbiamo vinto un po’ tutti, chi ha perso è il sistema calcio in generale. Un sistema che avrebbe potuto cogliere al volo quanto stava offrendo il Savoia con la sua squadra, il suo staff, i suoi tifosi. Un esempio di correttezza e passione che in un contesto così vergognoso, rappresentava un punto dal quale ripartire. I tifosi hanno subìto umiliazioni di ogni genere con la chiusura dello stadio e tanti assurdi divieti, eppure hanno reagito in maniera assolutamente civile. Noi stavamo per giocarci i play out, un sogno che tutti noi volevamo vivere, ce l’hanno tolto”.
Gragnaniello conclude con parole amare: “Siamo rimasti soli. Dobbiamo ringraziare i componenti dello staff ed i dirigenti che sono rimasti con noi fino alla fine per non far mancare la loro presenza, tutte persone che hanno lavorato gratuitamente e senza contratto. Noi magari tra qualche tempo potremo riscuotere parte di quanto ci spettava. Ma loro no, ci hanno rimesso solamente comportandosi da grandi persone. Naturalmente un grazie particolare è per i tifosi per come ci ha ospitato questa città. Ognuno di noi ha ricevuto grandi testimonianze d’affetto. Si è costruito qualcosa di importante che ognuno di noi si porterà dentro”.