Il nuovo dpcm, ecco cosa prevede: sì a sport professionistico e dilettantistico, stop al calcetto
Il nuovo DPCM è realta: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, lo hanno firmato dopo i confronti di ieri con gli enti locali. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vediamo cosa cambierà nei prossimi 30 giorni, periodo di validità dell’atto normativo.
Sì allo sport professionistico e dilettantistico, no al calcetto. Come annunciato dal ministro Spadafora, per gli sport di contatto sarà operata una distinzione: quello professionistico e dilettantistico potranno proseguire, mentre a livello amatoriale no. Per capirsi: le scuole calcio, laddove abbiano adottato protocolli adeguati, potranno continuare le loro attività, il calcetto a livello amatoriale no. Restano leciti gli sport non di contatto (per esempio: tennis, bici, palestre).
Massimo 1000 persone negli stadi e nei palazzetti. Resta il limite di mille spettatori negli stadi per gli eventi sportivi, così come quello di 200 nei palazzetti. Le Regioni potranno derogare a tale limite, purché sia comunque raggiunto al massimo il 15% della capienza dell’impianto. Gli stessi limiti valgono per gli altri spettacoli (concerti, cinema, teatro).
Niente feste.
Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Per quanto riguarda le cene o feste in casa, “è fortemente raccomandato” evitarle, o comunque non ricevere più di sei familiari o amici con cui non si conviva.
Ristoranti chiusi alle 24, ma solo al tavolo dalle 21.
Pub, ristoranti, bar e locali dovranno chiudere a mezzanotte, purché abbiano servizio al tavolo. Dalle 21, infatti, saranno vietati vendita e consumo di cibo e bevande da asporto sul posto.
Gite scolastiche.
Non si potranno tenere: sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, tutte le gite scolastiche e le uscite a fini didattici.