Un terremoto in Lega Pro. Ghirelli lascia

Oltre al d.g. via anche il segretario Capograssi Lunedì consiglio: si vuole ridurre lo spezzatino.

E’ un’autentica bufera quella che coinvolge la Lega Pro. Un terremoto che sta investendo i vertici dirigenziali della serie C e che è legato anche agli interrogativi sul futuro della terza serie nazionale.

Frattura con Macalli

Da mesi si parlava di rapporti tesi tra Mario Macalli, presidente della Lega Pro, ed il direttore generale Francesco Ghirelli. I due avevano da tempo una differente visione programmatica, e pare che le problematiche si siano acuite durante l’assenza forzata di Macalli. Proprio in quel periodo, tra l’altro, sarebbe maturata la decisione della cessione dei diritti tv in streaming, col conseguente varo del programma-spezzatino che sta generando tante polemiche. Di più: dopo le dimissioni del presidente federale Giancarlo Abete e l’apertura della corsa alla poltrona lasciata vacante, Ghirelli si era posto come anti-Tavecchio paventando una possibile candidatura – non concretizzatasi – alla presidenza della Federcalcio. Una posizione che ha creato ulteriore disagio in seno alla Lega Pro, schieratasi al fianco di Tavecchio in virtù della linea espressa da Macalli e dell’asse creatosi tra quest’ultimo e Claudio Lotito, principale sostenitore di Tavecchio e, dopo la sua elezione, figura di spicco (e, per molti, ingombrante) della nuova Figc, nonchè patron della Salernitana, ovvero di una società di Lega Pro (Lotito – proprietario e presidente della Lazio – è contrario alla creazione delle “squadre riserve”, mentre sostiene le multiproprietà).

Nel quadro di questo scenario, ed alla luce del proprio ruolo indebolito in seno alla Lega Pro, Ghirelli ha dato l’addio, seguito dal segretario Sergio Capograssi (si attende l’ufficialità).

Riduzione degli organici

Tutto ciò sullo sfondo di questioni importantissime per il futuro. In primis quella della prossima riforma dei campionati che contempla la riduzione delle squadre professionistiche. Macalli ha partecipato alla recente trasferta della Nazionale in Norvegia, e nella circostanza ha dialogato a lungo con Lotito, che ricopre il ruolo di consigliere federale con delega alle riforme. La Lega Pro è appena passata attraverso una “cura dimagrante” che ha portato alla riduzione delle società, portate a 60 con abolizione di Prima e Seconda Divisione e creazione della serie C unica (tre gironi da 20 club ciascuno). Per questo Macalli sa perfettamente che i “suoi” presidenti sono contrari alla messa in atto del progetto Tavecchio-Lotito che punta ad una Lega Pro a 40 società entro tre anni (la serie A dovrebbe andare a 18 e la B a 20). Una riduzione che per essere attuata necessiterà dell’ok delle Leghe, compresa la Pro.

Lunedì a Firenze

Facile immaginare che lunedì a Firenze il Consiglio direttivo di Lega Pro sarà piuttosto animato. Anche perchè risulta che il programma-spezzatino attuato per consentire la trasmissione streaming di tutte le partite di campionato stia incontrando il disagio delle società. Giorni e orari eccessivamente dilatati, difficoltà per “coprire” tutti i campi, proteste dei tifosi in genere e degli abbonati in particolare. Per questo si vuole verificare la possibilità quantomeno di comprimere il programma delle gare e riportarlo almeno un po’ più vicino alla “normalità”.

 

Fonte: www.lanuovaferrara.gelocal.it

Categoria: Serie C