Latina, una ripescata dalla D che vuole dire la sua in campionato
A sentire Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, dal prossimo anno si dovrebbero “abolire ripescaggi e riammissioni”. Questo almeno nelle sue intenzioni di costruire una riforma di sistema che coinvolga tutti i campionati di calcio, in nome di una sostenibilità economico-finanziaria che si va predicando ormai da tempo.
E se questo sarà vero già dalla prossima stagione – personalmente ho seri dubbi che accada – vorrà dire che casi come quello del Latina di quest’anno non ci saranno più oppure saranno regolamentati in modo diverso. Staremo a vedere…
Intanto, il Latina Calcio 1932 ha beneficiato forse dell’ultimo gettone disponibile per salire di categoria visto che l’ufficialità relativa al ripescaggio in C è arrivata solo il 7 agosto scorso quando la FIGC ha definitivamente integrato gli organici di Lega Pro, concedendo alla società laziale la licenza a partecipare al campionato della stagione 2021/22.
Se da un lato la tifoseria nerazzurra ha fatto salti di gioia alla notizia, dall’altro il presidente Terracciano si è detto immediatamente preoccupato: “Abbiamo già iniziato a lavorare da alcune settimane, ma questi ritardi federali hanno avuto ripercussioni anche nella nostra preparazione e nella composizione della squadra perché non potevamo stipulare i relativi contratti in mancanza di ufficialità. Saranno giorni intensi, che passeremo al lavoro per regalare alla piazza, alla tifoseria e alla città tutta un organico competitivo e in grado di riportare il giusto entusiasmo per i nostri colori”.
Alle sue dichiarazioni ha fatto poi seguito una PEC inviata alla Lega Pro per far slittare di almeno una decina di giorni le gare contro la Turris in Coppa Italia (prevista per il 22 agosto) e il Palermo alla prima di campionato (29 agosto), richiesta disattesa perché le gare del Latina sono state svolte regolarmente nelle date programmate.
Alle prime due uscite stagionali il Latina ha rimediato due sconfitte, proprio quel che si temeva a causa del ritardo sia nel tesseramento dei calciatori sia nella preparazione pre-campionato. Fuori dalla Coppa Italia da subito e debacle al Barbera da cui però la squadra è uscita a testa alta: due rigori al passivo (il secondo a tempo oramai scaduto) e goal sfiorato in più di una occasione.
Da lì in poi sono arrivati anche i risultati e i punti in classifica, in tutto quattro come il Foggia di Zeman, frutto di una vittoria (2-0) in casa contro la Paganese, che il giorno dopo la sconfitta ha esonerato il tecnico richiamando in panchina l’ex Grassadonia, e l’ottimo pareggio per 1-1 in trasferta ad Avellino. Una rosa, quella del Latina, di 2,65 milioni di euro, costruita in fretta e furia, che ha affrontato l’Avellino che di milioni di euro ne vale 5,51 (fonte: Transfermarkt) e che ha tra gli obiettivi la promozione diretta in B.
Da qui i proclami del DS Di Giuseppe, che ha dichiarato di non volersi accontentare di una semplice salvezza: “La nostra è stata una partenza positiva, al di là delle sconfitte di Palermo e della Coppa Italia. Siamo partiti tardissimo, abbiamo dovuto attendere il ripescaggio e quindi è stata una rincorsa per poter allestire un organico adeguato per la categoria. Non mi aspettavo onestamente subito una squadra così in palla. C’è una programmazione nel volere raggiungere i nostri obiettivi con dei giovani, abbiamo qualità sia tecniche che soprattutto fisiche. Credo che alla lunga diremo la nostra e faremo un buon campionato”.
Anche qui, staremo a vedere…
Intanto, il Latina Calcio deve fare i conti con una brutta tegola che rischia di minare la credibilità e serietà di una società nata ex novo il 4 agosto 2017 dopo che il Tribunale di Latina ne aveva decretato il fallimento. Durante la partita con l’Avellino alcuni tifosi nerazzurri hanno urlato il verso della scimmia a Kanoutè, mentre riceveva il pallone. Così, sulla base della relazione della Procura Federale presente al Partenio, la magistratura ha disposto la chiusura della curva nord del Francioni per una gara di campionato, anche se il giudice sportivo ne ha sospeso per ora l’esecuzione immediata. Ma se la storia dovesse ripetersi durante i prossimi 12 mesi ci sarà l’immediata revoca della sospensione e la successiva chiusura della curva in aggiunta a nuove e più aspre sanzioni.
E allora, che la prossima partita contro il Foggia sia una festa sugli spalti e in campo, nel rispetto dell’avversario e del gioco del calcio. L’appuntamento è fissato per domenica 19 settembre alle ore 14:30.
Maria Assunta Scelsi