Il Foggia passa anche a Caserta, realizzando un’impresa di notevole spessore se si valutano le importanti assenze e la solita e consueta inferioritá numerica per oltre un’ora.
Questa squadra ha sofferto ovviamente, ma lo ha fatto dignitosamente e senza rinunciare ad essere propositiva, per quello che si puó chiedere ad una squadra che era in campo con un centrocampo inedito che dopo venti minuti perdeva anche l’apporto di Agostinone che prendeva il posto di Curcio espulso.
Oggi si é vista una squadra matura, una squadra che ha capito che era importante portare il risultato a casa, una squadra che merita di raggiungere l’obiettivo dichiarato venerdí da De Zerbi alla stampa.
La Casertana è sembrata una squadra che ha messo in campo piú il cuore, piú le giocate individuali che un assetto di gioco convincente: ne avrá di lavoro Campilongo per dare una identitá alla sua squadra.
Il Foggia invece ha saputo stringere i denti, ma non ha mai buttato la palla, non ha mai rinunciato al proprio gioco, non ha mai giocato, anche in difficoltá, per strappare il punticino: se l’é giocata a viso aperto, senza timori, senza tentennamenti e con la consapevolezza di poter guardare in alto.
De Zerbi, dopo un solo giorno, ha saputo confermare sul campo quello che aveva detto ai microfoni ventiquattro ore prima.
Ancora un bravo a Roberto e ai suoi ragazzi!
Alberto Mangano
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