Allo Zac arriva il Taranto di Laterza. Obiettivo salvezza, attraverso la crescita dei giovani

Una matricola che arriva in Lega Pro senza scorciatoie, riammissioni o ripescaggi. Il Taranto di Giuseppe Laterza lo scorso anno si è classificato primo nel girone H della Serie D, lo stesso in cui ha militato anche il Foggia di Corda e Felleca. Una società, quella del Presidente Giove, che a differenza di tante neo promosse in C ha deciso di confermare i punti saldi della squadra che ha raggiunto il traguardo della promozione, inserendo una serie di under di qualità e prospettiva. Accanto a loro qualche acquisto di maggiore esperienza e di spessore per la categoria come l’attaccante Andrea Saraniti proveniente direttamente dal Palermo. E squadra affidata allo stesso Mister che, dopo anni e numerosi tentativi da parte della società di risalire, è riuscito finalmente a regalare un sogno alla tifoseria.
E sì perché gli jonici ritornano in C dopo aver disputato gli ultimi quattro campionati tra i dilettanti, ma soprattutto dopo aver stazionato tra i professionisti un solo anno negli ultimi nove. Dovremmo ricordarlo un po’ tutti. Come dimenticare la stagione 2016-17 che per i foggiani segnò la promozione in B? Come dimenticare la sconfitta a Taranto per 2-0 con Mister Stroppa che continuava a dire che avremmo vinto il campionato… Quell’anno, memorabile per il Foggia che salì in B, lo fu per altri versi per il Taranto, che retrocesse malamente ultimo in classifica con soli 30 punti.
Ma quel Taranto non esiste più. Se si va a guardare la classifica attuale lo si vede posizionato al 3° posto con +16, insieme a Turris, Palermo, Monopoli e Foggia. 9 reti all’attivo, di certo non uno dei migliori attacchi, ma appena 7 al passivo, a conferma di essere una delle difese meno perforate del girone C, come Bari e Avellino, e seconda solo al Catanzaro che di goal ne ha incassati quattro. Insomma, una squadra di tutto rispetto, costruita sui giovani tra cui spicca Antonio Santarpia, ventenne di Castellammare di Stabia, che nel derby contro l’Andria ha avuto il merito di far rimontare la sua squadra dallo svantaggio iniziale portandola sul 2-1 finale. Una giocata importante nell’azione del primo goal, segnato poi su rigore da Saraniti, e una seconda rete di potenza e precisione dal limite dell’area che ha regalato la vittoria ai suoi. Occhio a questo ragazzo perché siamo pronti a scommettere che col Foggia sarà in campo già dal primo minuto.
Rispetto ma non timore per gli avversari, quindi. Il Taranto si può e si deve battere. Se nelle ultime cinque giornate i rossoblù hanno collezionato 6 punti (frutto di una vittoria nel derby di mercoledì e tre pareggi), i rossoneri ne hanno fatti quattro in più (grazie a tre vittorie e un pareggio). Basta mettere a confronto il trend delle due squadre nelle ultime cinque giornate di campionato per capire quanto il Foggia attuale sia più in salute del Taranto.
Non solo, perché dei 16 punti totali dei rossoblù 12 sono stati conquistati in casa e soltanto 4 fuori delle mura amiche. Una sola volta gli jonici sono risultati corsari in trasferta, in quel di Campobasso alla seconda giornata, vincendo per 1-0.
L’appuntamento, allora, è allo Zaccheria: domenica 24 ottobre alle ore 14:30. Sugli spalti non ci sarà la tifoseria ospite. Il comunicato ufficiale del Calcio Foggia 1920 recita che il settore dedicato dello stadio resterà chiuso, con la vendita dei biglietti vietata ai residenti della provincia di Taranto. Peccato che per i soliti facinorosi e l’impossibilità da parte della Forza pubblica di arginarli a pagare debba essere un’intera tifoseria. Due anni fa, in occasione dell’ultimo derby allo Zaccheria, i tifosi di entrambe le squadre diedero prova di grande correttezza. All’epoca finì 1-0 per il Foggia di Corda. Ma di quella gara, più che il risultato e la buona prestazione, si ricordano le urla tra Roberto Felleca e Massimo Giove. Quali che siano state le motivazioni a provocare l’ira funesta dell’uno nei confronti dell’altro, sappiamo che andò in scena un siparietto che mai avremmo voluto vedere da parte di presidenti di due storiche società di calcio.
Maria Assunta Scelsi