Punti D vista – Cerignola e Bitonto, è solo l’inizio. Complimenti a Fasano e Gravina!

<i>Punti D vista</i> – Cerignola e Bitonto, è solo l’inizio. Complimenti a Fasano e Gravina!

Tempo di bilanci. È il momento di tirare una linea per tutti al termine del girone di andata. Ed è ciò che avviene nel Girone H di Serie D, con il primo segmento di stagione che si chiude con una giornata ancora (e purtroppo!) falcidiata dal Covid-19. Nella nostra nuova rubrica «Punti D vista» analizzeremo ogni settimana la giornata di Serie D. 

Ma partiamo dalla vetta dell’affascinante raggruppamento H perché è una delle poche volte in cui i pronostici sono tutto sommato rispettati. Audace Cerignola e Bitonto erano le regine annunciate ed eccole lì a condividere il primo posto, seppur gli ofantini di Pazienza domani debbano recuperare il match con il San Giorgio. 40 punti a testa e un cammino molto simile per le due squadre.

Molto molto bene l’Audace Cerignola del presidente Danilo Quarto. La prima esperienza in Serie D per l’ex presidente della Sly United non ha tradito le aspettative: organizzazione societaria, un rapporto molto forte con la piazza, cura dei dettagli e capacità di superare i momenti difficili. È stato lì il segreto di una società sicuramente più equilibrata rispetto al passato, che, anche quando le cose sono andate male, ha preferito ascoltare lo spogliatoio senza prendere decisioni avventate. Rosa costruita bene, che ha avuto la fortuna di lavorare su una base solida del passato e con innesti mirati e di qualità. Seguito dal suo braccio destro Gigi De Lorenzis, Danilo Quarto ha sicuramente dato quel qualcosa che era mancato al Cerignola negli ultimi anni. Sarebbe riduttivo parlare dei singoli, ma Malcore può essere l’ago della bilancia in questa corsa: che ci fa in Serie D? Superato, tra le altre cose, anche il periodo Covid-19, messo alle spalle con lo 0-4 di Brindisi e lo 0-3 di Sorrento. Complimenti al Cerignola!

Al fianco dell’Audace, c’è il Bitonto. Quarta vittoria consecutiva e un cammino ritrovato per i ragazzi di De Luca, che però ora possono contare su una figura in più da qualche settimana: Fabio Moscelli. Una delle personalità più forti del calcio pugliese, non solo carattere per l’ex direttore sportivo di Gravina e Fidelis Andria: competenza, occhio vigile nello spogliatoio e mentalità. Quella che fa la differenza. Quella che ti permette di stare sul pezzo. Lui non lo dirà mai ai microfoni, ma il mercato dicembrino ha dimostrato quanto la mano di Moscelli sia stata evidente. Otto uscite e cinque entrate fanno capire quanto avrebbe, forse, impostato diversamente la squadra. Ma l’avventura di Gravina è l’esempio lampante di come possa cambiare una squadra, anche a stagione in corso. Ci si sarebbe aspettato qualcosa in più in alcuni frangenti del girone di andata, ma la forza dei neroverdi è stata nel rialzarsi, soprattutto dopo un novembre horror nei risultati. Ma ora è il Bitonto di Fabio Moscelli, la competenza e la grinta dell’ex fantasista abbinate alla sapienza di Rossiello creano una miscela interessante. Il Cerignola è avvisato, il Bitonto c’è e venderà  cara la pelle. 

A far la terza incomoda c’è il Francavilla, una delle sorprese del girone H: bravo, bravo Nicola Ragno! Con una squadra sicuramente inferiore di Bitonto e Cerignola ha tenuto il passo per un girone intero, ora il miracolo sarebbe continuare così con una rosa molto più corta delle due concorrenti ma c’è da dar onore al merito. Ragno, tanto criticato nelle ultime stagioni, forse aveva bisogno di ripartire senza pressioni per esprimersi al meglio. Detto, fatto.

Ma i complimenti più sentiti vanno a Fasano e Gravina, hanno messo in scena un pirotecnico 5-2 al ‘Curlo (complimenti anche al Fasano e all’amministrazione comunale per i lavori lampo in una regione spesso impantanata nei suoi labirinti burocratici). Il Fasano aveva e ha una squadra forte, guidata male da Mosca nella prima parte di stagione e iper-valorizzata da Danucci ora. Il tecnico ex Nardò aveva già dimostrato di essere un ottimo prospetto nella passata stagione, questa è la piacevole conferma. 

La FBC Gravina è la dimostrazione che nel calcio le competenze precedono tutto il resto. Pietro Chiaradia ha fatto un lavoro clamoroso: si è seduto al ristorante di lusso con 10€ (ci scusi Antonio Conte per aver ripreso una sua nota dichiarazione). Una squadra fatta con due soldi è lì al quinto posto a pari punti con la Casertana (32 punti in 19 partite), eccellente il lavoro dello staff tecnico (e non solo i due tecnici Summa-Ragone…).

Una parentesi sulle altre pugliesi: finalmente il Molfetta! L’inizio di campionato era stato a dir poco sottotono e i 27 punti restituiscono ora una posizione dignitosa. Migliorare il piazzamento della passata stagione è ancora possibile, con un Beppe Genchi così poi…Da premiare la pazienza e la lungimiranza della società anche nei periodi difficili, spesso esonerare un allenatore non è la scelta giusta e la via per risolvere i problemi.

Nel limbo Nardò e Altamura, sicuramente due squadre da cui ci si aspettava molto di più. Esattamente come il Casarano, costretto a cambiare allenatore e affidarsi a Monticciolo. A differenza di Bisceglie, Brindisi e Matino, squadre che dovranno lottare sino alla fine per evitare la retrocessione diretta. In questo momento, forse, quella che sta meglio è il Brindisi ma servirà avere sicuramente un’altra marcia.

Categoria: Dilettanti