Messina – Benevento a porte chiuse! Brini: Dimenticare Matera!
La notizia è di quelle clamorose: il Prefetto siciliano ha disposto la chiusura del San Filippo di Messina in occasione della gara tra i peloritani ed il Benevento. Alla sfida dunque, non potranno accedere nè i tifosi ospiti e nemmeno quelli di casa. “Si è preso atto – argomentano dalla Prefettura – che, nonostante l’ulteriore diffida in data 5 dicembre scorso nei confronti della Società ACR Messina, non è stata approntata la prescritta pianificazione per il trasferimento su mezzi di trasporto pubblico dei tifosi, in particolare dei sostenitori della squadra ospite, sino all’impianto sportivo. Considerato il giudizio espresso dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e rilevate le attuali condizioni che non assicurano lo svolgimento in sicurezza della citata manifestazione calcistica, su conforme avviso dei componenti del Consesso, il Prefetto ha adottato una ordinanza con la quale ha disposto che l’incontro in questione venga disputato a porte chiuse. Il suddetto divieto permarrà anche per i successivi incontri fino a quando non verranno eliminate le criticità riscontrate”. Un’altra mazzata tremenda per gli sportivi veri che avrebbero desiderato assistere ad una partita della propria squadra del cuore, ma tant’è.
Chi non può certo badare a queste cose è Fabio Brini, proiettato esclusivamente a ciò che accadrà sul campo: «Non cambia assolutamente nulla – glissa sull’argomento – la partita viene giocata in mezzo al campo. Ovvio che sia meglio avere i tifosi, ma se questa è la situazione, la partita deve giocarsi ugualmente con lo stesso spirito di una gara normale». Liquidato il discorso, passa ad analizzare il momento giallorosso e le prospettive in vista del match: «Abbiamo rivisto la gara col Matera, – ha affermato nella consueta conferenza stampa infrasettimanale – ci sono state diverse situazioni negative ad esempio un eccessivo rilassamento al termine del primo tempo. Allo stesso tempo però sono state fatte anche buone cose, alcune giocate collettive così come il gioco sugli esterni. Il Messina è una squadra tignosa e di carattere. Va interpretata non come i venti minuti del secondo tempo con il Matera ma con uno spirito diverso. Li attaccheremo sulla rapidità? Abbiamo sempre cercato di lavorare in velocità fino ad oggi. La velocità porta all’errore ma se riesci a giocare in velocità riesci a creare dei problemi. Se trovi una squadra che cerca di non farti giocare devi provare ad alzare il ritmo, altrimenti vai male». In questa prima fase di stagione, appare evidente un certo divario tra i risultati conseguiti in casa e quelli raccolti fuori: «In casa – spiega il tecnico – cerchi di fare gioco e fare la partita, fuori invece aspetti che siano gli altri a farlo, ma ci sono stati casi in cui abbiamo lavorato facendo esattamente il contrario. Se questa squadra vuole rimanere nelle zone alte della classifica deve maturare. Là sopra bisogna anche saperci stare, ma stiamo rispondendo bene e migliorando, quindi sono fiducioso».
Il discorso si sposta poi sui singoli e sui vari elementi ancora acciaccati, partendo dal presupposto che rifarebbe la scelta di una rosa ristretta operata in estate: «Non sono pentito. Così facendo – argomenta il tecnico – si è creato un bel gruppo, ma non immaginavo che avremmo avuto tutti questi infortuni. Non mi è mai capitata una cosa del genere». Sugli infortunati: «Per quanto riguarda Melara dipenderà molto da lui e dalle sue sensazioni. Ha svolto allenamento differenziato ma valuteremo fino all’ultimo. Su Padella dico che per fortuna non l’ho fatto giocare sabato. Spesso i calciatori tentono a nascondere qualche piccolo fastidio. Ciò porta ad essere sicuramente positivi, ma può anche peggiorare la situazione. Ci siamo passati lo scorso anno con Dicuonzo. Se avessi utilizzato Padella col Matera probabilmente lo avremmo perso per lungo tempo. Quanto a Piscitelli, non si è allenato per un piccolo attacco influenzale, ma chi andrà in porta lo deciderò venerdì». Sempre a proposito di singoli: «Allegretti è un giocatore del Benevento – afferma in maniera perentoria -. Ognuno di noi ha una famiglia e con questo calendario per i ragazzi del Nord risulta assai difficile avere un contatto con i propri cari. È in ritardo di condizione, ma sta bene e lo utilizzerò. D’Agsotino sta bene e come già vi ho detto credo che possa esserci molto d’aiuto. Celjak invece, nel momento in cui è andato fuori per squalifica ha perso un attimo il ritmo della prestazione. I tempi non li recuperi subito, ma vedrete che a Messina il suo atteggiamento sarà certamente diverso. I diffidati? Bisogna fare i conti con tutto. Non possiamo darci il martello in testa. Le diffide non devono pesarci perchè altrimenti veniamo condizionati»