Assemblea di Lega, domani sfiducia a Macalli? Ecco cosa vogliono i rivali
L’assemblea della verità. E (forse) della sfiducia. La riunione delle società di Lega Pro, domani a Firenze, si annuncia battagliera. Nel mirino il presidente Mario Macalli che prenderà atto della mozione di sfiducia di alcuni club di terza serie. Una mossa che, se portata a compimento, provocherebbe un terremoto, aprendo le porte a nuove elezioni.
Una lotta, quella contro Macalli, che si svolge su due campi: quello giuridico, con l’ex Dg Ghirelli in causa per ingiusto licenziamento, e quello politico, con il consigliere federale Gravina (sconfitto nella precedente elezione) pronto a guidare la fronda delle società e che da mesi gira l’Italia per incontrare i presidenti dei 60 club (a proposito, nessuna riunione segreta come raccontato nelle settimane passate: in Lega era stata inviata comunicazione che informava i vertici di tali riunioni).
TuttoLegaPro.com è riuscito ad avere, in esclusiva, il programma degli “sfidanti”, inviato a tutti i team di Lega Pro per convincerli a cambiare rotta: durissime le critiche mosse all’attuale Lega.
Dalla mancanza di sponsor (“Basta leggere il bilancio per avere una fotografia del completo fallimento di questa gestione. Un dato su tutti: la Lega produce introiti legati a sponsorizzazioni e pubblicità pari alla metà dei soldi che i club pagano per ammende e sanzioni”) alla mancanza di potere ai club (“Uno scarso coinvolgimento delle società, inaccettabile dal punto di vista gestionale, finisce per relegare queste ultime nella posizione, inaccettabile quanto paradossale, di sudditi amministrati da un sovrano”), passando per una maggior condivisione di idee (si prevede la nascita di 8 macro-aree territoriali con la possibilità di creare video-conferenze in streaming) e per il cambiamento continuo dei vertici (non più di due mandati per qualsiasi membro del consiglio direttivo con un ricambio altrettanto periodico degli organismi di controllo). Spazio anche alle questioni legate a età media e contributi: maggior trasparenza nelle decisioni, con graduatorie pubbliche, nella suddivisione dei fondi, abbassamento delle età nelle berretti fino ai 17 anni per svezzare prima i giovani giocatori, presenza della Nazionale Lega Pro al torneo di Viareggio.
Una 40ina di pagine, insomma, che potrebbero fare scoppiare la rivoluzione. 2 gli schieramenti, 60 i soldati. Sperando non sia una guerra di trincea, logoramento infernale per tifosi e società, ma una guerra-lampo, per programmare al meglio, in un modo o in un altro, la Lega Pro di domani.