Gallo: ” Questa è la vittoria della squadra…Futuro…quando arriverà il momento giusto…”

Gallo: ” Questa è la vittoria della squadra…Futuro…quando arriverà il momento giusto…”

Un Mister Gallo che elogia la sua squadra, e parla del futuro con il suo Foggia…

Il Foggia ha giocato un ottimo secondo tempo, e vengo alla domanda e vorrei che anche lei evidenziasse due cose. La prima è che nel primo quarto d’ora da fuori sembrava che noi giocassimo in 11 e loro in 9, dominatori assoluti del campo,la seconda una difesa grandiosa perfetta attenta ma sembrava dopo il gol era un Golden Gol non avrebbero segnato più perché sono stati bravi, ed è stato bravo Il portiere sono stati bravi i centrocampisti a coprire il reparto difensivo e quindi le chiedo soltanto l’analisi del primo quarto d’ora del secondo tempo e della prestazione della difesa.

“Intanto questa è la vittoria dei miei giocatori il merito è loro perché hanno dato una dimostrazione di grande carattere di grande attaccamento al proprio dovere e quindi è giusto che dopo tante cose lette sentite che ci hanno un po’ infastidito hanno dimostrato di essere calciatori con le palle e quindi questa è una vittoria tutta loro che si devono godere fino in fondo per il resto penso di aver già risposto nel momento in cui dico che la vittoria è di tutto il gruppo giocatore tutto il gruppo squadra, i ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare è vero il primo tempo non è stato bello è stato un primo tempo dove avevamo ancora addosso probabilmente un po’ di delusione per quello che è successo mercoledì e però poi dopo siamo riusciti con inizio secondo tempo a fare quello che gli ho chiesto nell’intervallo  perché secondo me c’erano le possibilità per poter vincere questa partita bastava accelerare un po’ eravamo un po’ troppo compassati e anche senza rischiare granché però avevono un po’ il dominio loro rispetto al nostro pur a ritmi molto bassi da parte di tutti e due le squadre poi nel secondo tempo la squadra ha accelerato e ha meritato questa vittoria rotonda secondo me”.

È una vittoria che per molti aspetti alimenta ancora più la rabbia cioè la rabbia di Alessandria.

“Guardi noi ad Alessandria abbiamo dato tutto quello che potevamo dare abbiamo incontrato una squadra composta da ottimi giocatori e ce la siamo giocata fino alla fine abbiamo sofferto e purtroppo poi come ho già detto la lotteria dei rigori è una lotteria che lascia dei cadaveri nel senso che purtroppo quando perdi così ai rigori disputando una partita di sofferenza, perché non sono così rimbambito da non rendermi conto che abbiamo sofferto, però siamo arrivati fino in fondo, abbiamo giocato la partita cercando di mettere in difficoltà la Juventus ma non ci siamo riusciti, però il risultato anche se è importante perché era un passaggio del turno per la finale non può in un attimo cancellare quello che ha fatto questa squadra no. E quindi questo è quello che mi dà più fastidio un po’ di equilibrio non guasterebbe perché Foggia è abituata no ad essere un attimino così borderline no, e quindi ho imparato a conoscerla e poi dopo però arrivi allo stadio trovi un pubblico che canta dal primo al secondo fino all’ultimo consapevole del sacrificio dello sforzo che hanno fatto i ragazzi consapevoli anche che abbiamo dato tutto…

Quindi lei pensa solo al pubblico 

…quindi questo io penso di giocare, io penso al pubblico ai miei giocatori assolutamente, penso di aver risposto”.

Una formazione diversa, la prima formazione diversa da quando sta lei tranne qualche cambio che ha fatto in corsa nelle altre partite per qualche defezione dovuta a qualche infortunio o a squalifiche. Quando l’ha pensata questa formazione se è figlia di Alessandria e se comunque potremmo rivedere una difesa con difensori di mestiere come possono essere kontec e Rutjens e se diako uno sguardo alla classifica, il Foggia è tornato 4⁰ e ha accorciato 2 punti sul Pescara.

“È una formazione che è nata sicuramente dopo la partita di Alessandria perché ho dovuto fare i conti su delle assenze su degli infortuni su stanchezza, ma io alleno questa squadra tutti i santi giorni quindi ribadiscono non sono così rimbambito da mettere in campo una formazione che non ha la logica, poi si può sbagliare la partita ma la formazione è una formazione quella di oggi nei ruoli giusti con caratteristiche giuste con interpreti diversi la squadra viene allenata allo stesso modo, chi non viene chiamato all’inizio deve sapere quello che vuole l’allenatore e quello che la squadra deve fare, kontec ha sofferto è stato fuori tanto, ha fatto la prima partita a Francavilla non bene secondo me non era come idea di calcio che piace a noi e quindi ha dovuto lavorare adesso  è arrivata l’occasione e ha fatto un ottima partita, Rutjens l’abbiamo già visto sappiamo le sue caratteristiche e su quello non mi sbagliavo, Leo la stessa cosa  Costa Garattoni Leo Ogunseye questi ragazzi che hanno fatto in 7 giorni 3 partite quasi intere a parte Costa e Ogunseye che sono usciti adesso, direi che dono dtati clamorosamente bravi. Per quanto  riguarda la classifica ne mancano 10, ho sempre  detto quando arriviamo ad aprile tireremo una riga e vedremo dove saremo riusciti ad arrivare per poter programmare quello che eventualmente dovremo fare. è giusta affrontare la prossima partita nel miglior modo possibile abbiamo una settimana corta ma io l’ho accorciata ancora di più perché ho dato un giorno libero, perché penso che sia più allenante un giorno libero che non un allenamento dove devono ancora recuperare no E quindi io sono 50 giorni che non vedo le mie figlie è la stessa cosa i ragazzi,quindi sacrifici ne facciamo e del nostro lavoro però penso che sia più importante far recuperare mentalmente fisicamente ma soprattutto mentalmente questi ragazzi perché hanno spinto continuano a spingere, oggi era la dimostrazione ripeto di avere grande cuore e a cuore il Foggia”.

Mister lei quando arrivò qui in conferenza stampa di presentazione disse io non devo guardare niente solo la squadra che mi sta davanti; oggi c’è il Pescara lì davanti a lei però c’è comunque un cumulo di squadre lì sotto che vorrebbe prendere il suo posto, ai suoi ragazzi oggi chiede di fare quello sforzo in più per arrivare al Pescara e li rende consapevoli di questo, poi gli sta avvisando comunque che sotto c’è da difendere ancora comunque il quarto posto.

“I miei ragazzi sanno che devono fare ogni partita al massimo per ottenere il massimo dei risultati e quindi non ho bisogno di dirlo sono ben consci e mediamente intelligenti come tutti noi per capire che ogni partita può essere un consolidare un punticino che alla fine potrebbe essere determinante. Però ne mancano 10 ne mancano tanti quindi ci sono ancora tanti ostacoli da superare da affrontare e i risultati che ho appena visto dimostrano quanto è complicato questo campionato quanto è difficile il girone Sud quanto è difficile arrivare nella posizione migliore perché ogni domenica c’è qualche cosa che ti può fare inciampare, quindi i ragazzi sono consapevoli che dobbiamo guardare in avanti e non pensare dietro perché in questo momento quarti siamo noi e quindi abbiamo un obiettivo che sicuramente è quello del terzo posto ma che è distante 5 punti, quindi noi dobbiamo fare il nostro dovere il Pescara non lo deve fare Se noi facciamo la storia vera riusciremo con un vantaggio a tenere dietro gli altri però ripeto lunga mancano dieci partite affrontiamole una alla volta”.

 Le volevo chiedere dopo una vittoria di questo genere così comunque battuta la Juve Stabia comunque roboante che era lì e continua ad essere sempre li in classifica, il borsino Gallo ma perché questo è tra gli altri desideri forse anche uno dei più importanti di una buona fetta di pubblico di piazza a Foggia che si chiede cosa fa Gallo la prossima stagione resta a Foggia il borsino che percentuale segna secondo lei.

“Non lo so, non lo so perché bisogna sedersi e parlare e non è prettamente una questione economica come ho sempre detto, è chiaro che l’aspetto economico ha la sua valenza perché ogni lavoro va gratificato in tutti i mod, in questo momento non so dare una percentuale ma non perché non voglio, dobbiamo sederci e parlare di tante cose, economica chiaramente che sarei sarei uno scemo, voglio dire, è il mio lavoro e quindi penso che uno debba anche tutelare il proprio lavoro sia sotto l’aspetto economico ma soprattutto sotto l’aspetto di programmazione di voglia di fare qualcosa a Foggia non puoi vivacchiare,se vivacchi sei all’inizio della fine e quindi come dappertutto a Foggia magari lo sapete meglio di me no, e quindi quando arriverà il momento giusto parleremo seriamente”.

Nella prima conferenza stampa dice che le avevano sconsigliato di venire a Foggia  perché era una polveriera e in qualche maniera sa che insomma a Foggia da questo punto di vista è una piazza importante… 

“Adesso non è più una polveriera”.

Ok adesso no, ma come diceva prima c’è stata qualche polemica, mi sento di dire come diceva il collega prima, fondamentalmente di sentire soltanto i tifosi che hanno dimostrato chiaramente comunque che anche oggi sono stati vicino alla squadra, cioè quello che volevo dire che oggi è stata la dimostrazione diciamo di questa vittoria dalla reazione di tutta la squadra di tutto il suo Foggia non soltanto coloro che scendono in campo sappiamo oggi 4 giocatori che non sono in formazione hanno dimostrato di essere determinanti per questa squadra.

“Per me sono poi sembra retorica, per me sono veramente tutti titolari, poi dopo devo fare delle scelte, sono pagato per fare delle scelte perché sono l’allenatore e queste scelte, a volte fanno male quando non sei scelto, però questa è una vittoria di tutto il gruppo squadra,e quindi è una vittoria di tutto il gruppo anche di chi non ho ancora chiamato in causa quindi Antonio Vacca e Giacomo Beretta che sono come quotidianamente con la squadra, perché sennò passa fuori anche che io non volevo Antonio Vacca non volevo Giacomo Beretta e sono in cima ai miei pensieri, adesso c’è Davide Di Pasquale fuori ed è in cima ai miei pensieri e quindi è una vittoria del gruppo squadra perché per me sono veramente tutti titolari proprio perché devo fare delle scelte.Questo è un mestiere che ti obbliga a fare delle scelte che possono essere condivise o non condivise, ma poi alla fine io gli alleno tutti i giorni, io sono allenatore quindi io devo prendermi queste responsabilità”.

Un flash proprio rapidissimo Di Pasquale cosa ha avuto e se per sabato uno dei due almeno fra Vacca e Beretta ci sono speranze di essere tra i convocati ad Andria.

“Allora Davide Di Pasquale ha un problema da un po’ di tempo, un tendine, e questo problema al tendine gli ha causato un altro problema al polpaccio perché ha corso male, ma è un problema che si porta dietro da tre quattro settimane,quindi l’accumulo di fatica di queste partite una dietro l’altra a peggiorato in maniera sensibile la sua condizione il suo stato di salute e quindi non era oggettivamente possibile neanche averlo trovato pronto fra i convocati. Tra Antonio e Giacomo è più facile che Antonio possa essere fra i convocati, non serve perché con la squadra ha fatto veramente poco, ha risposto discretamente, adesso c’è una settimana dove spero di poterlo magari non tutta la settimana, ma magari da mercoledì in poi averlo con la squadra, questo non vuol dire che, se no adesso perché non gioca Vacca, questo non vuol dire che Antonio possa fare i 90 minuti, mi auguro di poterlo portare in panchina, ma se verrà in panchina verrà perché i 10 minuti i 15 minuti me li può fare, tanto la sua presenza è importante uguale all’interno dello spogliatoio nel quotidiano,  mentre per Giacomo ritengo che sia ancora prematuro prossima settimana, mi auguro fra 15 giorni ma sinceramente non lo so”.

Barbara Dell’anno 

Categoria: Sala stampa