Il Tribunale di Cagliari respinge le richieste della Pintus. Il giudice: “Le osservazioni poste da Canonico sono meritevoli di approfondimento”
Respinte le richieste avanzate dalla Map Consulting, la società che fa capo a Maria Assunta Pintus, l’imprenditrice sarda che a giugno del 2021 ha ceduto le quote della società controllante l’80% del Foggia a Nicola Canonico. A deciderlo è stato il Tribunale di Cagliari. Pintus, tra l’altro, chiedeva il sequestro conservativo delle somme non pagate per l’acquisizione della Corporate Investiment Group, controllante appunto della maggioranza del club rossonero. Sempre il Tribunale di Cagliari, per quello che scrive il giudice Bruno Malagoli, ha di fatto accolto le osservazioni presentate dai legali di Canonico sulla situazione debitoria del club al momento della cessione. Canonico infatti ritiene che la debitoria reale al momento della cessione era superiore di qualcosa come circa 900 Mila euro. Proprio queste osservazioni sono state ritenute dal giudice “meritevoli di approfondimento, eventualmente anche istruttorio, proprio della fase di merito e che allo stato facciano venir meno i presupposti per la richiesta ordinanza”. Il giudice ha altresì respinto tutte le istanze presentate, compresa quella di Canonico relativa al sequestro dei due assegni dati in garanzia per la complessiva somma di 1 milione e 800 mila euro, peraltro non utilizzabili dalla controparte. Il giudizio di merito è ora fissato ad ottobre sempre presso il Tribunale di Cagliari, con il magistrato che dovrebbe peraltro essere lo stesso che ha firmato l’ordinanza lo scorso 26 luglio. Di certo l’ordinanza firmata dal giudice Malagoli sembra porre Canonico in una posizione di vantaggio. Ora si attende nei prossimi mesi il giudizio di merito che farà definitivamente luce sulla vicenda.
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