E’ grande la delusione in casa Taranto per l’inutile pari casalingo con il Donia, vetta più distante ma soprattutto fanno discutere alcune scelte tattiche di mister Favo.
La posizione in campo di Tarallo, l’esclusione di Mignogna dagli 11 titolari ed un centrocampo male assortito.
Gli attaccanti fanno il resto, fallendo l’inverosimile anche a porta vuota con l’ex Genchi. Ancora una volta la dea bendata sorride ad un Donia comprensibilmente intimorito nel primo tempo. Ad inizio ripresa l’ex Foggia Giglio porta in vantaggio i rossoblu, ma a questo punto i sipontini hanno maggiori energie da spendere e, pur senza incantare, diventano cinici nel finale con una prodezza del solito De Vita promesso sposo del Foggia.
Un pari che alla fine premia il Donia per la solita tenacia e grinta, e punisce un Taranto sprecone e fragile.
Questa volta Vadacca non sbaglia la formazione, anzi corregge alcuni errori di due settimane fa da noi segnalati. Colombaretti retrocede in difesa, Coccia e Bozzi dal 1′. Ora mancano solo Basta e La Porta a completare la formazione titolare.
Insomma tra i due Max la spunta Vadacca, bocciato il mister del Taranto.