Mercoledì 31 gennaio u.s. si è tenuto un incontro al quale sono state invitate tutte le testate giornalistiche locali che si occupano di calcio. I giornalisti presenti hanno deciso di riportare all’opinione pubblica, attraverso questo comunicato, una serie di analisi e considerazioni, preoccupati per il momento delicato che sta attraversando il Calcio Foggia 1920 e delle ripercussioni sociali che ne conseguono.
I risultati negativi che sta inanellando la squadra rossonera stanno creando un clima irrespirabile, che, con tutto l’amore che si possa provare per la propria squadra del cuore, appare eccessivo per i toni che ormai ha assunto.
Adesso non è più una questione legata alle simpatie o alle antipatie che ognuno riserva all’attuale presidente del Foggia, non c’entrano più nulla gli errori commessi, anche dal punto di vista comunicativo, dal presidente Canonico, adesso bisogna pensare al futuro del calcio a Foggia e alla salvezza della categoria.
Il clima di odio non aiuterà certamente ad uscire fuori da questo momento negativo.
Tale situazione ha raggiunto, tra l’altro, dei livelli di assoluta inciviltà, che non fanno onore al popolo rossonero, e che potrebbero trasformarsi in un pericoloso boomerang.
Ritorniamo a parlare del Foggia con maggiore serenità e rispetto per chi vive professionalmente questo settore, isolando chi strumentalmente “avvelena” questo ambiente.
Ognuno dovrà farsi carico della giusta dose di responsabilità per il ruolo che riveste, perché se certi attacchi o esasperazioni dovessero generare atti violenti, dovrà poi darne conto nelle sedi opportune.
Se per molti il Foggia non è “semplicemente” la propria squadra del cuore, ma è un patrimonio di inestimabile valore, è per questo che bisogna concentrarsi su ciò che di buono si può fare per salvaguardarlo.
In questo momento non serve alimentare polemiche e rancori, per i processi ci sarà tempo, adesso l’unico scopo che deve accomunare i tifosi, le istituzioni e tutti gli addetti ai lavori è soltanto la salvaguardia della serie C. Come ripetiamo spesso: “calciatori, allenatori e dirigenti sono solo di passaggio, il Foggia resta un patrimonio di chi lo ama….sempre”
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