Il Foggia passeggia su un’Ischia inguardabile, mai pericoloso e che su 8 tentativi a rete dei dauni si fa infilare per ben 6 volte. Nulla da salvare per la formazione messa in campo da Agenore Maurizi. Uno spettacolo indecoroso, soprattutto per il gruppetto di eroici ultras provenienti dall’Isolaverde che lasciano anzitempo lo Zaccheria in segno di evidente protesta per la prestazione dei propri beniamini. I gialloblu, da oggi, sono la seconda peggior difesa del campionato con 41 gol subiti, come la Lupa Roma. Peggio ha fatto solo il Messina con 42 reti nel proprio sacco finora.
Maurizi schiera la propria squadra con il 3-5-2, lascia Ciotola in panchina e fin da subito si capisce che sarà una gara in cui si cercherà prima di non prenderle e, quando possibile, colpire in contropiede. Eppure, per 25 minuti, le cose sembrano andare per il verso giusto. Non tanto per le capacità campane quanto per i demeriti del Foggia che non appare certo pimpante come al solito. L’Ischia contiene, ogni tanto si propone ma Narciso non si sporca certo i guantoni e i dauni sembrano in giornata no. Il primo sussulto della partita, infatti, giunge al 26° con Cavallaro che in sgroppata solitaria sul centrosinistra entra in area di rigore ma spara alto. Ed è sempre Cavallaro, al 34°, a procurarsi il calcio di rigore che apre la sagra del gol rossonero. Il numero dieci foggiano è caparbio a sgusciare tra le maglie isolane partendo dalla fascia sinistra e accentrandosi progressivamente, perde palla, la recupera e penetra in area di rigore dove c’è Formato che nel duello spalla a spalla lo butta giù. Cavallaro si presenta sul dischetto e infila Mennella. Al 43° il Foggia raddoppia. Calcio d’angolo battuto dalla destra dal solito Cavallaro e bomber Iemmello pronto in area a girare al volo alle spalle dell’esperto guardiapali campano.
Squadre negli spogliatoi dopo un solo minuto di recupero e Ischia che torna in campo senza mostrare minimamente né orgoglio né reazione. E le cose si mettono subito peggio di come si erano concluse nel primo tempo.
Al 7° minuto il Foggia cala il tris. Iemmello parte sul filo del fuorigioco sulla sinistra, sgroppata solitaria e senza contrasi fino all’area di rigore dove supera Mennella con un tiro preciso che Sarno devia in maniera ininfluente in rete. Il tabellino, quindi, segna il folletto napoletano nell’elenco marcatori ma il gol, si può dire, è moralmente del centravanti rossonero. Passano otto minuti e Mennella deve raccogliere ancora una volta il pallone in fondo al sacco. O per lo meno lo raccoglie poco dopo la linea di porta quando Potenza colpisce di testa su angolo calciato da Cavallaro. L’arbitro, Amabile di Vicenza, decreta la validità della rete nonostante le proteste dei calciatori dell’Ischia. Due minuti dopo ulteriore tegola per l’Ischia. Mario Finizio, già ammonito per le proteste in occasione del calcio di rigore concesso al Foggia nel primo tempo, si fa espellere per un vistoso fallo su Minotti lanciato in una azione offensiva. Passano altri due minuti e il Foggia arriva a quota cinque. Stavolta, però, è una sfortunata deviazione di Gerevini a ingannare Mennella su cross di Bencivenga proveniente dalla sinistra. Il mediano campano viene colpito dal pallone sulle spalle, la palla s’impenna e supera Mennella. Al 26° rissa in campo. Bollino, subentrato nel frattempo a Sarno, si ritrova a tu per tu con Mennella ma il suo tiro viene respinto in uscita dal quarantenne capitano. Sirignano, forse infastidito perché i dauni vogliono dilagare, si avvicina minaccioso all’attaccante della squadra di mister De Zerbi, interviene capitan Agnelli per difendere il compagno ormai accerchiato da maglie gialloblu e si arriva al face to face con lo stesso Mennella.
L’arbitro placa gli animi sventolando il giallo in faccia ai capitani delle due squadre. Al 31° il Foggia compie la propria missione tennistica. E’ Grea, terzino subentrato a Potenza, a triangolare in corsa con Bollino e a trovarsi a tu per tu con Mennella che, aggirato, viene infilato per la sesta volta. Ultimo sussulto della gara, che nell’ultimo quarto d’ora è pura accademia, al 43° con Bollino che prova a impensierire Mennella con un calcio di punizione dalla trequarti ma il tiro, benché angolato, è bloccato dal portiere dell’Ischia.
Finisce così, con 6 gol sul groppone per una sconfitta ineccepibile. Ischia completamente alla mercè di un Foggia che fa del bel gioco, della fitta rete di passaggi e della capacità di non buttare mai via il pallone le proprie armi vincenti.
FOGGIA (4-3-3) – Narciso 6; Loiacono 6, D’Angelo 6, Potenza 6,5 (67° Grea 6,5), Bencivenga 6; Agnelli 6,5, Minotti 6,5 (74° Sicurella s.v.), D’Allocco 6; Sarno 6,5 (69° Bollino 6), Iemmello 7, Cavallaro 7. In panchina: Micale, Sainz-Maza, Leonetti, Barraco. Allenatore: Roberto De Zerbi 7
ISCHIA (3-5-2) – Mennella 6; Impagliazzo 4, Sirignano 5, Formato 4; Finizio 4, Bulevardi 5, Gerevini 5, Chiavazzo 5, Abbracciante 5 (59° Ciotola 5); Infantino 5,5 (67° Fiumana s.v.), Schetter 5,5. In panchina: Giordano, Caso, Bassini, Iannascoli, Alvino. Allenatore: Agenore Maurizi 5
RETI – 35° Cavallaro su rigore (Fg); 43° Iemmello (Fg); 52° Sarno (Fg); 60° Potenza (Fg); 64° autorete Gerevini (Fg); 76° Grea (Fg)
NOTE – Arbitro Daniel Amabile di Vicenza (6). Angoli 3-3. Ammoniti: Agelli e Potenza (Fg); Mennella, Finizio, Impagliazzo e Bulevardi (Is). Espulso Finizio (Is). Recupero 1 minuto nel primo tempo