La flessibilità tattica può diventare un’arma vincente!

La flessibilità tattica può diventare un’arma vincente!

Il Foggia vince e lo fa con una squadra inedita, cosa che potrebbe far pensare che sinora il problema di una partenza stentata fosse legata ad alcuni uomini ed alla loro sistemazione in campo. In effetti alcune assenze forzate si son fatte sentire, ma non solo per le doti tecniche del singolo, ma soprattutto per il completamento di quel mosaico che De Zerbi aveva nella mente quando decise che avrebbe continuato ad allenare a Foggia.

Il Foggia vanta un centrocampo che con Agnelli e Quinto ha macinato gioco ed ottenuto risultati dai campi polverosi della serie D; questi due elementi quest’anno non hanno mai avuto la opportunità di giocare insieme e di poter insieme regolare l’assetto della “vettura Foggia”; il mister, già dallo scorso anno, cercava per la retroguardia un calciatore che avesse il ruolo di Mascherano nel Barcellona e non aveva mai fatto mistero sul fatto che la sua prima scelta cadesse proprio su Tommaso Coletti. Contro il Melfi, il fatto che il calciatore originario di Canosa non rivestisse più quel ruolo, non è stata una bocciatura, ma non potendo più puntare per un bel po’ del duo Agnelli-Quinto, il tecnico bresciano ha pensato bene di rivedere le proprie geometrie in campo, utilizzando gli uomini che in questo momento ha a disposizione.

Non è escluso che, con il debutto di Vacca nel ruolo che era magistralmente svolto da Quinto, si possa rivedere il Coletti che De Zerbi ha in mente dallo scorso anno. L’intelligenza tattica del mister rossonero gli consente di schierare la formazione in campo senza schemi fissi e con una flessibilità che, a causa di infortuni e avversari con caratteristiche diverse, può risultare l’arma in più di questo Foggia.

Fonte: Alberto Mangano www.newsrossonere.blogspot.it